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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Vaccini: «Piano del Veneto arranca, svaniti gli intermediari di Zaia»

Gabriel Scaramuzza, segretario di "Articolo Uno Veneto", critica il piano vaccinale. «Altre regioni hanno fatto molti più vaccini». Replica di Zaia: «Servono per seconde dosi»

«Il report pubblicato da "Il Sole 24 ore" rivela come altre regioni in Italia stanno facendo molto meglio del Veneto in termini di capacità di vaccinazione della popolazione residente. Evidentemente, mentre in queste settimane le altre regioni affinavano la campagna vaccinale, nel Veneto si preferiva correre dietro a fantomatici intermediari di un mercato parallelo non privo di opacità, salvo dovere poi consegnare tutta la documentazione ai Nas». Gabriel Scaramuzza, segretario regionale "Articolo Uno Veneto" usa queste parole per criticare il piano vaccinale della Regione Veneto.

«Dopo i limiti denunciati dai sindacati dei pensionati sulle vaccinazioni ai grandi anziani, ancora una volta la realtà si è fatta carico di smentire la propaganda del presidente Zaia, e di rappresentare tutte le debolezze della strategia regionale di contrasto al Covid, che ha nel piano vaccinale lo strumento più importante. Se fino a ieri il presidente Zaia si doleva del fatto che il Veneto avrebbe potuto vaccinare molta più popolazione se lo Stato gli avesse garantito i vaccini, oggi è la popolazione del Veneto a chiedere al presidente Zaia perché il Veneto è indietro e non riesce a garantire la somministrazione delle dosi che ha ricevuto» conclude Scaramuzza. Sulla questione, durante il punto stampa di mercoledì 24 febbraio, il Governatore Zaia ha replicato alla polemica spiegando che le dosi di vaccino non somministrate dal Veneto sono state tenute da parte in magazzino per poter garantire a tutti le seconde dosi.

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