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Variante Delta, Guarda: «Servono più controlli negli aeroporti del Veneto»

La consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda: «Molti cittadini ci hanno segnalato di non essere stati sottoposti alla misurazione della temperatura e nemmeno ai controlli sui documenti»

«Vista la diffusione in costante crescita, il monitoraggio deve essere accurato per chi arriva dall’estero». Parole di Cristina Guarda, consigliere regionale di Europa Verde, sulla diffusione della "Variante Delta" in Veneto.

«Nei giorni scorsi molti cittadini hanno segnalato la mancanza di controlli anti-Covid negli aeroporti del Veneto, affermando di non essere stati sottoposti alla misurazione della temperatura o a controlli sulla documentazione anti-Covid. Le autorità competenti si sono difese affermando che la misurazione della temperatura dei passeggeri avviene attraverso l’utilizzo di telecamere scan, mentre il compito di verificare la documentazione spetta all’aeroporto di partenza. Poiché il numero di casi positivi alla "Variante Delta" è in costante aumento e vista la capacità di diffusione della variante stessa, è opportuno intensificare i controlli - sostiene Guarda - su chi giunge nella nostra regione dall’estero, anche in auto, treno o nave. Visto l’alto numero di infezioni con sintomi lievi o asintomatiche, è necessario intensificare i controlli sugli arrivi anche ai fini di consentire le operazioni di tracciamento in caso di positività. I termoscanner potrebbero non essere lo strumento più adatto per identificare un soggetto positivo al Covid, soprattutto in presenza di un alto numero di soggetti asintomatici. Per questo ho presentato un'interrogazione all'assessore regionale con delega alla sanità per sapere quali attività di tracciamento di soggetti provenienti da altri Paesi siano state adottate per prevenire la diffusione della "Variante Delta" in Veneto» conclude Guarda.

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