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Veneto Stato, presidente e segratario del partito denunciano Guadagnini

I vertici del partito rispondono alle dichiarazioni di Antonio Guadagnini, smentendo il suo ruolo di segretario nazionale di Veneto Stato

Infuria la bufera all'interno di Veneto Stato. Pomo della discordia la fiaccolata annunciata per sabato prossimo, attorno alla quale si sono moltiplicati polemiche, fraintendimenti e diatribe tra i membri stessi del partito. Ieri sera l'Ansa riportava la presa di distanza, rispetto al corteo, di Antonio Guadagnini. E oggi è arrivata la risposta della segreteria del partito.

In un comunicato stampa Veneto Stato smentisce che Guadagnini sia segretario nazionale del partito inidpendentista, come da lui asserito, e anzi precisa che il politico si appresta ad uscire dalle file del movimento. La Segreteria sottolinea inoltre che Guadagnini è stato destituito dalla carica di Segretario lo scorso 11 dicembre dall'assemblea dei soci.

"Il presidente di Veneto Stato, Alessia Bellon, e il segretario, Lodovico Pizzati – si legge nel comunicato – hanno dato pieno mandato ai propri legali per denunicare Guadagnini per approprianzione indebita, contraffazione, millantato credito e diffamazione a mezzo stampa". Secondo quanto riportato dalla segreteria del partito, infatti, Guadagnini avrebbe "dato dei mafiosi ai vertici di Veneto Stato" in occasione di alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa.

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