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Villorba, il presidente del consiglio comunale? «Il peggio della politica locale»

L'opinione di Pasquale Scarcia, segretario del circolo del PD di Villorba

La vicenda del Presidente del Consiglio Comunale di Villorba ha prodotto il peggio della politica locale. Sebbene Alessandro Dussin faccia riscoprire errori del passato del Circolo PD di Villorba, resta vero però che la sua scelta è soggettiva: ovvero chi ha deciso di entrare nello scenario politico di Villorba candidandosi a sindaco con una lista appoggiata al Partito Democratico ha oramai da più di un anno e mezzo un ruolo importante all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Serena dopo un anno di opposizione corale, e dopo aver orchestrato lo “sgambetto” a Marco Serena, permettendo l’elezione di Raffaella Andreola a Presidente del Consiglio. Sono sempre stato trasparente con Alessandro Dussin e gli ho sempre mostrato la mia personale disapprovazione nella consapevolezza che ciascuno di noi fa le proprie scelte e se ne assume le responsabilità.

Cosa ben diversa è l’atteggiamento di Raffaella Andreola e del gruppo del Movimento 5 Stelle di Villorba. Dopo la sua elezione ha tenuto comportamenti spesso al limite della decenza, tanto da far pentire gli stessi fautori della sua elezione. Non bastasse questo: ieri si è manifestato un vero tradimento verso il mandato ricevuto da parte degli amministratori “pentastellati”. Il gruppo del Movimento 5 Stelle abbandona l’aula, in un Consiglio Comunale che vede la discussione del Bilancio di Previsione Triennale, Programma delle Opere Pubbliche ed altri temi importanti nel sociale. Hanno preferito la lotta per la poltrona, rispetto alla discussione politica che un organo decisorio ed istituzionale come il consiglio Comunale riveste. La discussione sui temi specifici dell’ordine del giorno quindi si è tenuta tra maggioranza e il solo Partito Democratico.

La violenza alla democrazia che costoro perpetrano sta proprio in questo. Rifiutare di svolgere il loro ruolo di amministratori eletti nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori e non partecipare ai lavori consiliari, in difesa di una poltrona ottenuta con l’appoggio di coloro che adesso attaccano. Sconclusionata vicenda. Per di più, durante il periodo tra la sfiducia e la nuova elezione, in veste di Segretario PD ho chiesto un incontro con i rappresentanti di tutte le parti politiche per cercare una mediazione affinché la Presidenza restasse alle minoranze. Sono riuscito a dialogare con tutti, compreso il Sindaco Serena, in modo educato e chiaro, mentre gli unici che hanno rifiutato l’incontro sono stati i 5 Stelle.

Certo poi la scelta è andata altrove, ma quantomeno si è dialogato e si è potuto esprimere i punti di vista. I 5 Stelle rifiutano il dialogo, calpestano le istituzioni democratiche e il senso del voto rappresentativo per poi chiedere voto e rappresentanza. Curioso poi è il tentativo di agitare le acque, chiedendo ai loro rappresentanti regionali di emanare un comunicato dove si parla di inciucio tra PD e Lega: ridicolo fino al comico. Qualora questi signori fossero stati compiutamente informati dei fatti, non avrebbero accettato di fare una figuraccia del genere. Il voto di ieri infatti ha dimostrato che il PD non ha accordi con nessuno e che i 5 Stelle villorbesi - velo pietoso per i loro colleghi regionali - sono irrispettosi degli elettori che hanno dato loro fiducia e per le altre parti politiche che lavorano per il bene di Villorba. Chi si propone nello scenario politico, a qualsiasi livello, deve sempre ricordare che il voto è una delega e che la rappresentanza è per creare benessere alla collettività, e non una medaglia attaccata al petto per poter fare poi quello che si vuole. Come volontario politico di estrazione civile, rivendico il dovere di fare politica per la cittadinanza.

Pasquale Scarcia, segretario del circolo del PD di Villorba

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