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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

+Europa Veneto: «Dati sconfessano Zaia: non è la scuola la causa dei contagi»

L'opinione di Gianmarco Luu, coordinatore +Europa Treviso, e Silvia Nalin di +Europa Venezia

«Zaia sarebbe pronto a chiudere la scuola, a prescindere dal fatto che il Veneto è ancora in zona gialla e dai criteri che il CTS sta elaborando -commenta Gianmarco Luu, Coordinatore +Europa Treviso- Curioso che faccia sempre il rigorista con la scuola ma non con le attività economiche a lui vicine. Comprendiamo le richieste di ripartenza delle attività, ma non possiamo accettare che il conto venga pagato dagli studenti e le loro famiglie».

«Ci sono tante questioni da affrontare relativamente alla scuola prima di pensare a una chiusura drastica -continua Luu– Ad esempio, ancora in tante scuole non si misura la temperatura all’ingresso. È poi necessario continuare a informare e sensibilizzare il personale per incrementare il numero delle adesioni alla campagna vaccinale. Pensare di chiudere le scuole in zona gialla, con i ragazzi liberi di muoversi tra bar e centri commerciali, sarebbe un vero paradosso. Senza contare le difficoltà che riscontrerebbero le famiglie, magari obbligate a lasciare i figli con i nonni, che rappresentano la fascia della popolazione più a rischio».

«Zaia sembra considerare la chiusura della scuola come soluzione a tutti i mali, inventandosi correlazioni senza alcun fondamento scientifico -aggiunge Silvia Nalin di +Europa Venezia- Da tutto questo se ne deduce che il fine di Zaia non è certamente la salute dei cittadini, quanto aumentare la sua visibilità e tutelare i suoi rapporti. Il tutto a discapito dei veneti. Si guardi Venezia, immagine dell’assurdo: chiuse le scuole chiusi i teatri, ma resse alcoliche a tutto spiano senza gestione dei flussi che si assembrano solo in alcune zone della città».

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