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Politica

Regione, il Governatore Zaia presenta 18 progetti di legge

Il presidente ha già presentato i progetti per velocizzare le procedure. Dal taglio dei vitalizi all'ente di governance della sanità

VENEZIA Traghettare il Veneto da qui al 2020, consolidando le eccellenze della nostra Regione, non gettando mai la spugna di fronte a crisi e avversità, sapendo che la vera sfida da vincere è quella del lavoro, guardando ai giovani come alla nostra principale risorsa e puntando a conquistare quella autonomia che come veneti legittimamente rivendichiamo da tempo. Sono questi i capisaldi del programma della decima legislatura regionale appena iniziata, illustrati lunedì dal presidente Luca Zaia all’assemblea di palazzo Ferro Fini, nel corso della seduta dedicata alla presentazione della nuova giunta.(LEGGI I NOMI)

Il Governatore ha già presentato 18 progetti di legge a sua firma come proponente affinchè vengano presi in esame nell’immediato. I progetti di legge prevedono:

1 - Si introduce nello Statuto la questione di fiducia su atti o leggi di attuazione del programma di governo e su questioni particolarmente rilevanti o urgenti per la collettività regionale;

2 - In tema di tagli ai costi politica:

  • con riferimento ai mandati svolti dai Consiglieri regionali e dai parlamentari di Camera e Senato prima dell’introduzione del sistema previdenziale contributivo, si propone al Consiglio regionale l’approvazione di un progetto di legge costituzionale mirato all’abrogazione, quindi con effetto retroattivo, dei vitalizi, eliminando tali privilegi, così come avvenuto con la riforma pensionistica per i lavoratori pubblici e privati;
  • si abolisce l’assegno di fine mandato;
  • si procede a una revisione della politica di bilancio, con immediata modifica di quello approvato a fine legislatura;
  • si procede alla unificazione dei fondi di rotazione regionali allo scopo di delineare un sistema organico, efficiente ed efficace, di modalità di intervento e sostegno al sistema produttivo regionale;
  • si procede alla istituzione del fondo regionale per il patrocinio gratuito a sostegno dei cittadini veneti colpiti dalla criminalità.

3 – In materia di politiche del territorio:

  • si fissano nuove disposizioni per il contenimento del  consumo di suolo, la rigenerazione urbana e il miglioramento della qualità insediativa con le quali, in sintesi, per la prima volta il problema del risparmio del consumo di suolo viene affrontato in modo organico (non solo blocco delle espansioni, ma anche razionale uso dell'esistente, recupero di aree dismesse, attivazione di azioni di rigenerazione urbana, misure di mitigazione, utilizzo di strumenti innovativi come il credito edilizio);
  • per PI e per PRG si è fissato in 2 anni, il termine di decadenza per le previsioni di piano relative a nuovi insediamenti non attuate (cd. “moratoria”);
  • non solo si risparmia prezioso suolo agricolo e naturale, ma contemporaneamente si mantiene il valore degli immobili esistenti (si comprime l'offerta, di conseguenza si valorizza la domanda);
  • si prevede la possibilità per i comuni di incentivare lo sgombero e il riutilizzo di aree degradate; vi sono poche deroghe stabilite solo per interventi pubblici e piano casa;
  • si interviene sulla legge commerciale per contenere i mega centri commerciali e favorire gli esercizi di vicinato; si fissa la “revisione” obbligata dei futuri project financing una volta trascorso un determinato periodo dalla dichiarazione di pubblico interesse senza che si sia stipulata la convenzione di concessione;
  • in  merito alle opere infrastrutturali  in corso, attivate in regime di concessione/project financing, in considerazione delle mutate condizioni macroeconomiche e di mercato che caratterizzano il territorio regionale, e delle note vicende giudiziarie emerse nell’ultimo anno e mezzo,  si fissano delle procedure di “revisione” con rigide verifiche sotto l’aspetto sia della sostenibilità finanziaria  che dell’attualità del pubblico interesse alla realizzazione;
  • in adeguamento alle più recenti direttive europee si fissano nuove disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale, rivedendo le competenze  della Commissione regionale VIA anche con risparmio di spesa.

4 - In materia di politiche economiche e del lavoro:

  • in merito alle funzioni, attribuite a suo tempo dalla Regione alle province, in materia di procedure di gestione delle crisi aziendali e dei contratti di solidarietà, nonché di quelle relative al funzionamento del sistema informativo lavoro e della rete dei servizi per il lavoro, si procede, per evitare il blocco determinato dalla soppressione province, alla riallocazione in capo alla Regione;
  • si dispongono interventi in favore dei giovani e delle future generazioni in quanto la grave crisi finanziaria ha trovato un’Italia impreparata, costretta a mettere in atto politiche di rigore e contemporaneamente incapace di promuovere politiche di sviluppo, acuendo lo scontro tra generazioni, e di fatto decretando l’impossibilità per le nuove generazioni di costruirsi un futuro sicchè con la programmazione regionale si mira ad integrare il mondo della scuola e della formazione con quello del lavoro, facilitando gli stages, il tirocinio formativo e l’apprendistato, la promozione di masters, lo sviluppo di progetti innovativi e sperimentali, il sostegno a start up e libere iniziative;
  • si dispone una organica disciplina innovativa del sistema educativo della Regione Veneto riconsiderando, in coerenza con la normativa nazionale di riferimento e il quadro europeo, la centralità della persona e coniugando l’istruzione e la formazione professionale;
  • si introduce il “Contratto regionale di attività” come nuovo modello di regionale di welfare to work e di flexicurity a favore di soggetti che non hanno mai avuto un’occupazione e si affacciano per la prima volta sul mercato del lavoro.

5 – In materia di valutazione delle politiche pubbliche e degli effetti della legislazione:

  • si fissa il blocco delle nomine, con relativo commissariamento,  degli organi degli enti strumentali della Regione in scadenza con la fine della legislatura consentendo in tal modo di evitare  gli ostruzionismi  del passato al completamento delle  razionalizzazione di tali enti già avviata per legge;
  • si dispone la razionalizzazione delle sedi – con accorpamento di esse nel contesto del compendio degli immobili di proprietà della Regione situati nei pressi della Stazione Ferroviaria di Venezia-Santa Lucia - e la semplificazione, per quanto di competenza della Regione trattandosi di materia principalmente statale, delle procedure di alienazione patrimonio immobiliare.

6 – In materia di politiche socio-sanitarie:

  • si istituisce l’ente di governance della sanità regionale veneta, denominato ‘Azienda Zero”,  e si riducono a dimensione provinciale gli ambiti territoriali delle Aziende sanitarie locali;
  • si disciplina il governo delle liste d’attesa nella Regione del Veneto per l’abbattimento dei tempi;
  • si procede, adottando un moderno modello organizzativo e gestionale, alla trasformazione delle IPAB ancora disciplinate nel Veneto dalla Legge Crispi del 1890.

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