Prenotazioni aperte per i vaccini agli over50: il portale va subito in tilt
Azienda Zero: «Venerdì, in tutto il Veneto, si sono toccate le 100 mila prenotazioni in poche ore, con punte di 6 mila ogni 5 minuti»
Tra i 50-59enni è stato un vero e proprio "boom" di prenotazioni in Veneto per la vaccinazione contro Covid-19 che si è aperta ieri. Lo riferisce in una nota Azienda Zero che parla di «100 mila in poche ore, con punte di 6 mila ogni 5 minuti». La nota di Azienda Zero prosegue spiegando che «il Sistema ha continuato a ricevere le richieste con un trend che non sembrava scendere». La stessa comunicazione di Azienda Zero precisa che «tutti i punti vaccino della Regione sono pronti per somministrare le dosi a questa categoria che a differenza delle classi 60-69, dove l’accesso era stato più lento, ha accolto rapidamente l’opportunità di vaccinarsi». Il presidente del Veneto Luca Zaia aveva annunciato giusto ieri mattina la volontà di «aprire le prenotazioni dei vaccini alla fascia di età 50-59 anni (che nell'Ulss 2 raggiunge quota 150.880) dalle 16 e con una disponibilità di 800 mila posti fino al 9 giugno, con vaccini Moderna e Pfizer». Lo stesso governatore Zaia aveva quindi precisato che «tutti i cinquantenni avranno la possibilità di prenotarsi», mentre il 16% di loro già risulta essere stato vaccinato. Il presidente Zaia aveva poi concluso: «Il mio obiettivo sarà di aprire alla fascia di età 40-49 anni prima della fine di maggio».
Al fine di semplificare al massimo l’accesso alla vaccinazione, tutti i nati tra il 1962 e il 1971 possono prenotarsi online sul portale regionale per essere vaccinati in uno dei punti di vaccinazione attivi in tutto il territorio. Inoltre, per questa fascia di età sono state create numerose sedute serali, con l’obiettivo di facilitare ulteriormente l’adesione in considerazione del fatto che si tratta di una popolazione in età lavorativa.
I Medici di Medicina Generale - una volta contattati tutti gli assistiti delle coorti di età più anziane - contribuiranno attivamente alla vaccinazione anche di questa fascia di età, chiamando progressivamente (in ordine di età partendo dai più anziani) tutti i propri assistiti nati tra il 1962 e il 1971 che non risultano ancora né vaccinati né prenotati. In questo modo, il cittadino potrà scegliere tra due diversi canali di accesso alla vaccinazione e i Medici di Medicina Generale svolgeranno anche un importante ruolo attivo nel promuovere la vaccinazione presso i propri assistiti, intercettando anche gli eventuali indecisi e chiarendo i loro dubbi.