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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ulss 2, il centro emofilia torna all'ospedale San Giacomo

Nei giorni scorsi a Castelfranco Veneto la riunione dei pazienti emofilici del territorio. L'attività, iniziata nel 2001, ha visto Castelfranco protagonista della gestione di un database nazionale di raccolta dati

All’ospedale di Castelfranco Veneto, dopo due anni di lontananza obbligata per il Covid, si è tenuta la riunione annuale della Lagev, Associazione dei pazienti emofilici di Castelfranco Veneto.

L'incontro

Un momento associativo di rilevante importanza anche perché il Centro emofilia da quest’anno è tornato a far parte dell’Ulss 2, e precisamente della Medicina Generale dell'ospedale San Giacomo. Grazie alla volontà della direzione generale e all’interesse della dottoressa Sabina Villalta, i pazienti affetti da questa rara forma di patologia della coagulazione continueranno ad avere un punto di riferimento specifico e altamente qualificato aziendale. Sono intervenuti all’evento la dr.ssa Alessandra Cappelletto in rappresentanza della Direzione Medica ospedaliera, il direttore del Dipartimento di Medicina, dottor Cataldo Abaterusso, il direttore della Uoc di Medicina Generale, la dottoressa Sabina Villalta, la dottoressa Sara Serafin, coordinatrice infermieristica Uoc Medicina Generale. Dopo il saluto del presidente della Lagev, Piero Valiante, alcune relazioni scientifiche hanno preso in esame aspetti peculiari della malattia. Il dottor Paolo Radossi, che è entrato a far parte della squadra dell’Uoc di Medicina Generale, ha esposto la nuova organizzazione del Centro Emofilia che fornisce un’attività ambulatoriale dedicata alla diagnosi e cura di questi pazienti. Se necessario i pazienti verranno accolti in regime di degenza presso il reparto diretto dalla dottoressa Villalta. Il dottor Franco Fullone della Uoc di Ortopedia e Traumatologia ha spiegato le tecniche dello studio radiologico delle articolazioni e il trattamento locale infiltrativo. La dottoressa Francesca Bacchetto dell’Uoc Farmacia Ospedaliera ha illustrato l’attività rivolta ai pazienti affetti da malattie rare. Infine la dr.ssa Donata Belvini e la dr.ssa Roberta Salviato hanno illustrato il settore della Biologia molecolare del centro trasfusionale.

Il centro emofilia

L'attività, iniziata nel 2001, ha visto Castelfranco Veneto protagonista della gestione di un database a carattere nazionale di raccolta di dati relativi alle mutazioni dell’Emofilia B. Il settore di Biologia Molecolare, che fa parte dell’Uos di Medicina trasfusionale del presidio ospedaliero di Castelfranco Veneto, è attivo dai primi anni novanta. Dal 1996 viene eseguita l’analisi molecolare dei geni F8 ed F9 per la ricerca del difetto genetico dell' Emofilia A e Emofilia B rispettivamente. L’analisi è rivolta sia a pazienti emofilici afferenti al centro di Castelfranco, sia a pazienti provenienti da altri centri emofilia o Unità di Genetica Medica sul territorio nazionale. L’attività diagnostica è rivolta anche alle famiglie, in particolare alle donne a rischio di trasmissione della patologia, sia per stabilirne la condizione di portatrice sia per l'eventuale diagnosi prenatale. Moderatore della sessione di interesse medico è stato il dottor Giuseppe Tagariello, già direttore dell’Uoc di Ematologia.

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