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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute Montebelluna

Chirurgia metabolica: ospedale di Montebelluna eccellenza europea

Il distretto di Asolo coordinerà le linee guida europee a livello nazionale. Il dottor Maurizio De Luca e il dottor Giacomo Piatto faranno parte del prestigioso Board europeo

Le chirurgie del Distretto Asolo dell’Ulss 2 Marca trevigiana, dirette dal dottor Maurizio De Luca, coordineranno a livello nazionale le nuove linee guida europee di chirurgia metabolica emanate dalla European Society of Endoscopic Surgery, Società Europea di Chirurgia Laparoscopica ed Endoscopica. A Siviglia in questi giorni si è svolto il congresso europeo della European Society of Endoscopic Surgery. In occasione dello stesso un board europeo costituito da 36 medici ha ricevuto la ratifica in aula plenaria delle nuove Linee Guida Europee di Chirurgia Metabolica.

Questo board è capitanato da italiani ed un ruolo di leadership è stato assunto dal dottor Maurizio De Luca in qualità di “expert”, direttore delle chirurgie di Montebelluna e Castelfranco, e dal dottor Giacomo Piatto in qualità di ricercatore “juniores”, Dirigente medico del reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Montebelluna. «Si è trattato di un processo durato 17 mesi, con una metodologia statistica molto rigorosa, una rivisitazione di circa 21mila articoli scientifici della letteratura relativi al tema in oggetto, diversi incontri, tante conference call, ed infine un documento che riesce a garantire delle certezze in ambito scientifico ma soprattutto ci chiarisce su tanti argomenti controversi – sottolinea lo stesso De Luca, già primo autore e coordinatore delle nuove linee guida di chirurgia metabolica per la società italiana di chirurgia - Quando c’è rigore nel metodo statistico non ci sono contestazioni, sembra ovvio ma è un concetto difficile da far capire a tanti colleghi di tutte le latitudini. Sono però contento che l’Italia abbia battuto i tempi, naturalmente con la cooperazione di tanti colleghi europei, ma ancora più contento che il documento sia stato approvato, mediante votazione ed in seduta plenaria, da centinaia di colleghi europei, ma anche americani ed asiatici. Ora le società di chirurgia di tutti gli stati membri europei dovranno recepirle». Il direttore del reparto di chirurgia di Montebelluna e Castelfranco, centri di eccellenza nazionale in tale settore è anche tesoriere e componente del board della Società Europea di Chirurgia Metabolica, nonché vicepresidente della Società Italiana, ha quindi rivelato che saranno queste due chirurgie a coordinare a livello nazionale le nuove linee guida per l’Italia, che richiameranno le europee ma presenteranno differenze da queste ultime perché si calano in un tessuto specifico (quello nazionale appunto).

Le chirurgie di Montebelluna e di Castelfranco sono anche coinvolte nella definizione dei position statement mondiali per la prevenzione e il trattamento dei leaks (perforazioni) gastriche dopo chirurgia laparoscopica dello stomaco. «Non possiamo che fare i nostri complimenti ai nostri chirurghi De Luca e Piatto per aver qualificato con la loro professionalità i nostri ospedali tra le eccellenze europee in materia – sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana che aggiunge altre prospettive interessanti per il distretto trevigiano - Le chirurgie del Distretto Asolo sono, inoltre, state inserite, in uno studio mondiale relativo alla valutazione delle ferite chirurgiche dopo la chirurgia gastro-intestinale ed uno studio della società europea di colon-proctologia relativo al trattamento delle ileostomie dopo l’intervento di neoplasie del colon-retto. E a testimoniare l’ottima stagione delle nostre chirurgie anche la notizia che siamo stati coinvolti in uno studio della Società Italiana di Chirurgia Endoscopica sulle neoplasie del colon destro». Il reparto di chirurgia di Montebelluna e Castelfranco offrono il trattamento di resezione gastrica laparoscopica per la chirurgia metabolica e per la chirurgia oncologica. Fanno parte dei centri in Italia a praticare la chirurgia della patologia colo-rettale per via laparoscopica (circa il 20% dei tumori del colon retto vengono praticati per via laparoscopica in Italia). Tali chirurgie vengono praticate in regime di dimissione precoce  e assenza di dolore, vale a dire rispettando i protocolli Europei dell’ERAS (Enhanced Recovery After Surgery). Infine, sempre con approccio mini-invasivo, negli stessi reparti viene praticata chirurgia toracica, epato-bilio-pancreatica, chirurgia dei melanomi, chirurgia delle parete addominale ed urgenze chirurgiche.

Tutti i casi clinici riguardanti la patologia oncologica sono sempre rigorosamente discussi in ambito multidisciplinare con i chirurghi, gli oncologi, i radiologi, i medici di medicina nucleare, gli anatomo-patologi, i gastroenterologi, gli internisti, i medici di medicina generale.

“Tengo, infine, a precisare – conclude De Luca che l'elevato numero di pazienti che accedono ai reparti di chirurgia non hanno fatto diminuire l'impegno per l'umanizzazione delle cure, considerata una priorità, da parte di tutte le componenti dei reparto: medici, infermieri, personale ausiliario ed amministrativo.

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