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Salute Monastier di Treviso / Via Papa Giovanni XXIII

Monastier, nuova tecnica 3D per gli interventi a spalla e ginocchio

Ingegneria e medicina insieme per risolvere le patologie complesse all'ospedale "Giovanni XXIII". Il dottor Enrico Gervasi spiega i progressi nello sviluppo degli impianti

Una tecnica innovativa, studiata dagli ingegneri della start up innovativa “Medics” di Torino (precedentemente incubata presso I3P, l’Incubatore di Imprese del Politecnico di Torino) per diminuire i rischi di complicazioni intra e post operatori negli interventi complessi di chirurgia protesica. È quella adottata dall'equipe del professor Enrico Gervasi dell'ospedale casa di cura “Giovanni XXIII” di Monastier su pazienti affetti da artropatia della spalla aggravata da perdita ossea particolarmente grave. La tecnica di elaborazione tridimensionale, fornita da Medics, consente di ricostruire, stampando in dimensioni reali, le parti anatomiche su cui debbano essere effettuati interventi chirurgici complessi. Il chirurgo, prima dell’intervento, dispone di un modello fisico, realizzato in scala 1 a 1 e corrispondente in tutto e per tutto alla parte anatomica del paziente. Esso consente all’operatore di preparare al meglio l'operazione simulando l'intervento prima di entrare in sala operatoria e di farla comprendere in tutte le sue sfumature al paziente nella fase del consenso informato.

3D emibacino con componente cotiloidea e ricostruzione del distretto vascolare arterioso e venoso-2

Il commento

«E’ un sistema che anticipa le difficoltà che incontreremo, permettendoci di studiare ed elaborare prima di entrare in sala operatoria le soluzioni che potremo adottare durante l’operazione per superare i passi chirurgici particolarmente difficili - fa sapere il professor Gervasi - Ci offre la possibilità di avere in mano un modello che replica l’anatomia specifica del paziente. Tutta l’equipe, oltre me i colleghi e amici dottor Tomasi, dottor Sabbioni e gli specializzandi Fazzari e Vigni, valutiamo lo studio riprodotto nelle numerose schede: le ricostruzioni figurate di ciascun elemento, protesico e osseo e le relative e dettagliate misure». «Nell'era contemporanea della chirurgia di precisione, in cui gli interventi puntano ad essere sempre più conservativi e mininvasivi, l’utilizzo del 3D a supporto della pianificazione pre e della gestione intraoperatoria si sta affermando quale elemento fondamentale - ribadisce Andrea Andolfi, amministratore delegato della Medics - L’Hyper Accuracy 3D, tecnologia innovativa sviluppata dal nostro team di bioingegneri, permette di realizzare ricostruzioni anatomiche patient-specific altamente fedeli e dettagliate, a supporto del chirurgo per l’elaborazione di un planning ottimale. Ringraziamo il Dottor Gervasi per aver creduto nel nostro progetto e per aver compreso l’importanza di questa tecnologia nel trattamento delle chirurgie complesse».

Quando viene utilizzata

Il sistema 3D della Medics trova particolare applicazione nel mondo dell'ortopedia in ambito traumatologico, protesico, oncologico. Nel primo caso il chirurgo riesce a simulare, individuare in modo preciso l’esatta posizione spaziale dei frammenti di frattura, orientando alle manovre per la loro riduzione. Il sistema “Medics” consente di pre-modellare i mezzi di sintesi adattandoli ai frammenti della frattura ricomposti con la riduzione. In ambito oncologico particolari vantaggi si hanno nel poter individuare le strutture vascolo-nervose adiacenti all’osso, la morfologia e l’estensione tumorale. In questo modo l’elaborazione virtuale consente di pianificare il miglior accesso chirurgico consentendo un trattamento più sicuro e meno invasivo. Le zone di rischio, tali per la vicinanza di nervi e vasi sanguigni, sono così esplorate prima della chirurgia preparando il chirurgo alle difficoltà che incontrerà

Come funziona

Prima dell'intervento il paziente viene sottoposto ad uno studio TC con Tomografo Assiale Computerizzato, presente nel Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII”, dotato di un particolare software intelligente; i dati inviati all’azienda ed elaborati con degli algoritmi consentono di realizzare, attraverso una stampante in 3D, l’anatomia del paziente. Dal momento che un campo specifico di applicazione della tecnica è quello delle revisioni protesiche la tecnica “3D” permette di effettuare una sottrazione degli elementi metallici della protesi da revisionare, particolarmente accurata, fino ad ottenere il dettaglio dell’osso, rimaneggiato, nel quale dovrà essere inserita la nuova protesi da impiantare. La ricostruzione perfetta dei tessuti del paziente (vascolo-nervosi adiacenti all’osso, vasi sanguigni) attraverso la ricostruzione digitale, consente di ottenere buoni risultati anche nelle patologie a notevole rischio. Risulta particolarmente indicata nei casi in cui l’osso sia consumato in modo irregolare tanto da compromettere la superficie sulla quale dovranno essere fissate le componenti protesiche.

I benefici

Tra i maggiori benefici che ne derivano: un contenimento della perdita emorragica con riduzione del ricovero e impianto e fissazione protesica appropriati, con ritorno alla funzionalità del paziente più rapido e con maggiore probabilità di successo.

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