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Veneto zona rossa sotto Natale, Zaia: «La nostra ordinanza sarà valida fino al 24»

Il Governatore: «Gerarchicamente il Decreto Legge prevale su quanto deciso in Regione. Dalla mezzanotte del 24 abbandoneremo quindi la nostra "zona arancione light"»

La nuova ordinanza del Governatore Luca Zaia valida in Veneto da oggi, e inizialmente valida fino al prossimo 6 gennaio, decadrà alle 23.59 del 23 dicembre. Lo ha confermato oggi nel corso del consueto punto stampa dalla sede della protezione civile di Marghera (VE), Il Presidente della Regione Veneto. Difatti, visto quanto deciso ieri dal Governo, dalla mezzanotte del 24 dicembre sarà valido solo il Decreto Legge presentato dal premier Giuseppe Conte.

«In riferimento a quello che è il Decreto legge, per semplificare possiamo dire che dal 24 nei giorni festivi e prefestivi il Veneto sarà in zona rossa mentre nei giorni feriali in zona arancione. Nel frattempo, è vero che la nostra ordinanza arriva fino al 6 gennaio ma come fonte gerarchica prevale ovviamente il Decreto Legge e quindi, di conseguenza, gli effetti dell'ordinanza decadono dalla mezzanotte del 24 quando dunque abbandoneremo la nostra attuale "zona arancione light" - dichiara Luca Zaia - Preciso che la nostra ordinanza è attualmente meno restrittiva di quanto deciso da Roma, ma non ha però senso restringere ancora di più quanto già previsto dal Decreto Legge. Così è già sufficiente e quindi non andremo ad inasprire quanto deciso dal Governo, anche perché questo decreto esce da una valutazione del Cts, che mi pare avesse chiesto anche misure più restrittive. Noi siamo certamente consapevoli del momento sanitario, ciò che però è contestabile è quanto previsto per i ristori. La filiera agrolimentare e del vino, il turismo, i bar, i ristoranti ecc. sono difatti duramente colpiti ancora una volta e molti rischiano di chiudere per sempre».

Guardando invece meramente ai dati sanitari, Zaia ha dichiarato che al momento sono stati effettuati 3.101.379 test molecolari (di cui 18.924 nelle ultime 24 ore) e 1.531.024 test rapidi. Inoltre, nelle ultime ore sono stati trovati 3.834 nuovi positivi (6,52% di incidenza), mentre 3.213 sono gli attuali ricoverati, di cui 369 in Terapia intensiva (+4) e 2.844 in area non critica (-89). Poi, 5.411 sono i morti e 1.110.647 i guariti. Per quanto riguarda nello specifico la Marca trevigiana, i casi attualmente positivi a Treviso e provincia sono a 18.060. I decessi sono 792 (+6). Nelle terapie intensive ci sono invece un totale di 42 pazienti: 24 a Treviso, 8 a Vittorio Veneto, 4 a Montebelluna, 3 a Conegliano, 2 a Oderzo e 1 a Castelfranco Veneto. In area non critica: 108 persone ricoverate al Ca' Foncello, 83 a Montebelluna, 115 a Vittorio Veneto, 53 al San Camillo, 37 a Oderzo, 13 a Conegliano e 17 a Motta di Livenza. Dati a cui vanno sommati i ricoveri negli ospedali di comunità dove ci sono 25 pazienti a Treviso e 23 a Vittorio Veneto. Ben 23.060 sono invece i guariti.

«In Veneto continua la forte pressione ospedaliera, ma qualcosa sta migliorando. Marcia però ancora in maniera importante il negazionismo, ma i dati sono chiari, c'è poco da negare l'evidenza. Ripeto, la libertà tua finisce dove finisce la mia e viceversa. La situazione è talmente delicata che le prime dose di vaccino (875 fiale) verranno inoculate gratuitamente e in maniera volontaria già dal prossimo 27 dicembre. Da quando arriveranno le dosi dall'ospedale Spallanzani di Roma avremo solo 4 ore per effettuare le iniezioni e dunque stiamo ancora valutando come procedere. Infine, per quanto riguarda la riapertura della scuola prevista per il 7 gennaio posso solo dire che quella data rischia di diventare un D-Day essendo molto a ridosso della scadenza del Decreto Legge».

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