Focolaio Covid in una Rsa: 70 contagiati tra anziani e operatori
Il caso è scoppiato nelle scorse ore a Casa Mozzetti di Vazzola. Per la maggior parte sono anziani asintomatici, ma positivi sono anche ben 16 operatori della struttura
E' una Marca trevigiana stretta nella morsa dei contagi quella che si presenta alla vigilia dell'ultimo weekend di novembre. Nelle ultime ore, infatti, sono stati scoperti almeno 70 contagi all'interno di Casa Mozzetti, nota Rsa di Vazzola. A essere trovati positivi al Covid-19 sono stati sia anziani che operatori della struttura, tutti fortunatamente asintomatici. Inoltre, dei 16 operatori contagiati alcuni si sarebbero già negativizzati. La situazione si presenta comunque molto delicata, tanto che la dirigenza ha già predisposto dei "reparti Covid" per separare i positivi dai negativi, lanciando nel frattempo un appello all'Ulss 2 e alla parrocchia affinché di trovino nuovi infermieri e Oss che possano dare una mano nei prossimi turni di lavoro, per sopperire così ai colleghi in isolamento fiduciario.
Una situazione analoga si sta poi vivendo all'Oras di Motta di Livenza dove il Coronavirus ha contagiato i vertici dirigenziali della struttura, oltre che diversi pazienti. Gli ultimi tamponi effettuati indicano infatti la positività di 33 pazienti e 19 dipendenti, tra cui il Direttore Sanitario Guido Sattin(ora ricoverato all'ospedale di Venezia per una polmonite), il presidente del Cda Paolo Pauletto, l'AD Francesco Rizzardo e il Direttore amministrativo Andrea Pauletti. Questo focolaio, ormai iniziato da diversi giorni, ha portato la struttura di Motta a sospendere tutte le prestazioni non urgenti per le prossime due settimane.
Anche l'ospedale San Valentino di Montebelluna non è però esente dai contagi, tanto che persino il primario di Ortopedia, Michael Kurt Memminger, è risultato positivo al Covid, così come anche altri colleghi dello stesso reparto e anche dell'are di Medicina generale. E ancora, il Coronavirus ha fatto capolino persino in Geriatria (5 positività tra i pazienti) e Pneumologia (7 operatori contagiati) al Ca' Foncello di Treviso.
E' chiaro, dunque, che il virus non si sta fermando e proprio per questo nelle ultime ore l'Ulss 2 ha individuato quelle che saranno le "grandi sedi" per le vaccinazioni anti-Covid in partenza, probabilmente, a gennaio. Tra le scelte principali figurano quindi il Palaverde, la sede della Provincia al Sant'Artemio e la Zoppas Arena di Conegliano, questo tenendo in considerazione il fatto che nella Marca sono circa 27 mila i cittadini con priorità, per un totale di 60 mila dosi da distribuire sul territorio (nel caso venga confermata la necessità di una doppia iniezione a distanza di 28 giorni). Saranno però gli accordi internazionali ad avere l'ultima parola su queste tematiche, ma di certo l'Ulss 2 si far à trovare pronta per ogni evenienza.