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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Donare un farmaco alle persone più bisognose: torna il Banco farmaceutico

Sabato 9 febbraio nuovo appuntamento con la Giornata della raccolta del farmaco. In Veneto aderiranno 453 farmacie e 153 enti assistenziali. Un'importante progetto di solidarietà

"Perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi”. È questo lo slogan della XIX Giornata Raccolta del Farmaco che si terrà sabato 9 febbraio in tutta Italia. Anche in Veneto, nelle farmacie che espongono la locandina, sarà possibile acquistare una o più confezioni di medicinali che andranno in dono alle persone indigenti grazie ai consigli dei farmacisti e alla collaborazione di ventimila volontari. 

Anche quest’anno si conferma la tradizionalmente importante risposta veneta all’iniziativa con un’adesione di oltre 450 farmacie e di 135 organizzazioni assistenziali che si faranno carico della distribuzione.  Nell’edizione dell’anno scorso, in tutta la regione si è contato il 10% delle farmacie aderenti in tutta Italia con una raccolta di 32.230 (8,6% del totale nazionale) confezioni di farmaci (8,6% del totale nazionale). Dati che gli organizzatori traducono in circa 50.000 persone e migliaia di famiglie venete aiutate. Plaude all’iniziativa l’assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin: «Si tratta di un importante gesto di solidarietà e sono sicura della risposta che verrà dal grande cuore dei veneti. Un gesto che va nella direzione di un impegno già forte della Regione nel contrasto alla povertà, col piano varato l’anno scorso che vede tre assessorati dialogare tra loro, anche nell’ottica di un’integrazione sempre più spinta tra sanità e sociale. In Veneto il livello di povertà, con il suo 6% circa, ci segnala una situazione meno grave rispetto al 10% della media nazionale. Ma non per questo il problema è meno sentito o non ci tocca. Le farmacie sono un presidio territoriale importante proprio per la vicinanza ai cittadini. Soprattutto se parliamo di indigenza con questa giornata si testimonia un’attenzione alle fasce in difficoltà rispetto all’accesso ai farmaci e quindi alla salute. Penso che il messaggio lanciato sia nelle corde del Veneto che è tra le prime regioni per attività di solidarietà e volontariato».

«L’anno scorso uno su due dei veneti entrati in farmacia ha donato almeno un farmaco - ha dichiarato Matteo Vanzan, responsabile di Banco Farmaceutico per il Veneto - Il dono di un medicinale da banco è il primo anello di una grande catena di solidarietà fatta da farmacisti, volontari, donatori ed enti assistenziali, che permette di far giungere quel medicinale ad una persona ammalata che non è in grado di poterlo acquistare. Ogni anno, confidiamo nella generosità della gente e non ne siamo mai delusi». Una solidarietà che vede coinvolti in prima persona gli stessi titolari di farmacia. «I farmacisti – ha sottolineato Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Veneto – non sono solo promotori ma i primi coinvolti in questa operazione benefica. In questo sabato mettono a disposizione gratuitamente loro stessi ed il personale delle farmacie e non guadagnano nulla. Per aderire all’iniziativa, solo nella nostra regione versano complessivamente circa 70.000 euro». In Italia, nel 2018, 539.000 persone povere (il 10,7% dei poveri assoluti) si sono ammalate e hanno chiesto il sostegno di organizzazioni benefiche per potersi curare. In 5 anni (2013–2018), la richiesta di farmaci da parte degli enti è aumentata del 22%, mentre nel 2018, a causa di spese più urgenti (cioè non rinviabili), le famiglie povere hanno destinato alla salute solo il 2,54% della propria spesa totale (contro il 4,49% delle famiglie non povere).

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