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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Medicina del lavoro post Covid: agevolazioni alle imprese Ascom

Siglato sabato 28 maggio l'accordo tra Confcommercio Treviso e il presidio ospedaliero Giovanni XXIII di Monastier. Tariffe competitive e sconto del 10% non solo per i soci ma anche per le aziende

Prosegue la collaborazione tra Ascom-Confcommercio Treviso e il presidio ospedaliero Giovanni XXIII di Monastier, struttura sanitaria di primo piano a livello veneto e nazionale. Oltre alla convenzione già in essere che riguarda una scontistica per i soci e loro famigliari per tutte le prestazioni sanitarie generiche, ora c’è una nuova alleanza per garantire alle imprese associate il servizio di medicina del lavoro rivolto ai titolari e lavoratori dipendenti.

Molte aziende, infatti, hanno bisogno del servizio di medicina del lavoro, ma i costi sono elevati e i tempi lunghi perché gli studi medici attivi nel settore sono relativamente pochi rispetto alle esigenze del territorio. Senza contare le lunghe lista d’attesa nelle strutture pubbliche, alle prese con il recupero delle urgenze del post Covid. Nel mondo del commercio, del turismo e dei servizi i rischi per la salute dei lavoratori sono relativamente bassi, ma tutte le figure professionali del terziario necessitano del check sanitario: dai semplici controlli visivi per i videoterminalisti, alle spirometrie, alle visite mediche col controllo del rachide per commessi e banconieri, agli esami ematochimici per chi opera con pallet e carrelli elevatori, fino all’Ecg, ai controlli, agli esami vestibolari, all’audiometria per gli autisti e cosi via. Di particolare interesse l’esame eseguito con l’ergospirometro, un macchinario di cui è dotata la casa di cura particolarmente importante per la valutazione della funzionalità polmonare nel post Covid. Gli obblighi a carico delle imprese per assicurare la regolarità dei propri dipendenti sono molti e la spesa di base varia da un minimo di 40 euro a visita per la figura meno esposta ad un massimo di circa 200 euro a seconda della mansione per cui si è assunti. Grazie alla convenzione, ogni impresa può contare su uno sconto del 10% su ogni tariffa. Nell’insieme, soprattutto nel caso di gruppi di lavoratori, il risparmio diventa consistente.

Sempre in tema di salute sul luogo di lavoro va ricordato come le aziende iscritte a EBiCom, l’Ente bilaterale del terziario (sempre parte del sistema Confcommercio), e in regola con i versamenti all’ente, possano ottenere il rimborso del 50% (con un massimo di 25 euro a visita) dei costi di accertamento sanitario dei dipendenti per le seguenti visite mediche:

  • prima visita, visite periodiche;
  • audiometria;
  • spirometria;
  • elettrocardiogramma;
  • valutazione ergoftalmologica;
  • valutazione clinico-funzionale del rachide;
  • screening oculistico.

Il rendiconto, con le fatture delle spese sostenute, va richiesto a EbiCom entro 30 giorni dalla data del pagamento della fattura. A questi pacchetti si aggiunge il rimborso di 75 euro/ora per l’intervento del medico competente in azienda, durante la riunione periodica della sicurezza o in caso di verifiche ispettive da parte degli organi di controllo.

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I commenti

«Abbiamo voluto dare un segnale concreto alle nostre imprese, oggi alle prese con la riapertura e con la prima fase del post pandemia - afferma il direttore di Ascom Confcommercio, Vincenzo Monaco -. La sicurezza sul lavoro è un valore inderogabile che va ben oltre le restrizioni e le cautele del Covid. Con questo accordo non solo ricordiamo alle imprese l’importanza della regolarità dei controlli, ma ribadiamo l’essenzialità della prevenzione e della sicurezza in azienda, in negozio o in qualsiasi ufficio. Con la persistente carenza di medici, il poter contare sulla presenza del medico in azienda non è cosa da poco».

«In un periodo storico in cui ci si è resi conto di quanto sia importante la salute questa convenzione, per  tutti i consociati Ascom e i loro dipendenti,  vuole fornire ai titolari delle aziende un valido strumento di  prevenzione da offrire ai propri collaboratori e ai loro famigliari e guardare al futuro con più serenità perché, lavorare sapendo di stare bene e che stanno bene anche i nostri cari, rende l’attività più distesa e produttiva - conclude Matteo Geretto, responsabile sviluppo e comunicazione dell'ospedale “Giovanni XXIII” di Monastier -. Inoltre, offrire un ventaglio di servizi e di opportunità per il dipendente, diventa un virtuoso strumento di welfare aziendale per attrarre quelle figure professionali ad oggi sempre più difficili da reperire».

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