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Salute Vedelago

Vedelago, il municipio si illumina di viola per la Giornata delle malattie intestinali

L'amministrazione comunale ha accolto l’invito della cittadina Federica Casagrande dando vita all'iniziativa la Giornata mondiale malattie croniche infiammatorie intestinali

Il municipio illuminato di viola e la giunta vedelaghese al completo per celebrare la Giornata mondiale delle MICI, malattie croniche infiammatorie intestinali che si è tenuta martedì 19 maggio in tutto il mondo.

Una ricorrenza per sostenere chi soffre di quelle malattie racchiuse nell’acronimo IBD (infiammatory bowel disease), nello specifico il Morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa e che colpiscono 5 milioni di persone al mondo, di cui circa 200mila in Italia. Malattie che riguardano sia uomini che donne e in genere gli esordi maggiori si collocano nella fascia 15\45 anni. La causa è idiopatica, cioè sconosciuta ancora: molti sono gli studi in corso ancora e l’ipotesi più accreditata è comunque quella di una reazione immunologica abnorme da parte dell’intestino nei confronti di antigeni, quali i batteri presenti nell’intestino. E’ dimostrata anche la familiarità, cioè la tendenza a un maggior rischio nei parenti delle persone affette, ma non sono malattie ereditarie. In occasione della giornata mondiale anche il municipio di Vedelago, come molti altri monumenti, palazzi, statue in altri paesi, si è illuminato di colore viola, il colore che caratterizza queste patologie, come simbolo di unione, aggregazione e forza per far si che chi soffre di queste patologie definite invisibili si senta meno solo e per celebrare la ricorrenza erano presenti il sindaco, Cristina Andretta, assieme al vicesindaco, Marco Perin, e a tutta la giunta con gli assessori Denisse Braccio, Fabio Ceccato, Giorgio Marin e Roberto Nicoletti.

Un invito che l’amministrazione ha raccolto da Federica Casagrande, giovane di Vedelago che in questo periodo, anche attraverso la sua pagina facebook “Una contro tre” si è fatta testimonial sia della Giornata della Fibromialgia dello scorso 12 maggio, che della giornata di ieri. Commenta il sindaco di Vedelago, Cristina Andretta: «Ringrazio Federica Casagrande che con coraggio porta avanti una preziosa attività volta ad accrescere l’interesse verso queste malattie invisibili e auguro a lei e a tutte le persone che soffrono di queste patologie di poter vivere senza mai perdere lo spirito e la forza d’animo». Aggiunge l’assessore alla cultura, Denisse Braccio: «Con questo piccolo gesto l’amministrazione ha voluto sostenere e sensibilizzare la cittadinanza rispetto a questo tipo di patologie nascoste, dolorose e, purtroppo, sempre più diffuse, anche tra i giovani». Spiega Federica Casagrande: «Personalmente ho iniziato ad accusare i sintomi a 18 anni. All’inizio giustificavo le corse al bagno pensando di aver preso freddo o aver mangiato qualcosa che mi aveva fatto male ma quando in un giorno solo sono arrivata ad andare al bagno 72 volte ho capito che dovevo riferire al medico, Leonardo Arnaboldi, che qualcosa non andava. Non trattenevo nemmeno il sorso d’acqua e in poche settimane avevo perso circa 20 chili. Immediati gli esami generali, colonscopia e gastroscopia: la diagnosi non ha tardato affatto ad arrivare, sembra ieri quando mi trovavo al quinto piano a Castelfranco nello studio del dottor Antonio Ferronato, il quale senza mezzi termini mi spiegava che avevo il Morbo di Crohn in forma pancolica (cioè esteso ovunque), cosa comportava nella mia vita e cosa avrei dovuto affrontare. Per anni ho alternato periodi di tranquillità ad altri di  aggravamento in cui dovevo assumere farmaci più forti fino ad arrivare all’anno scorso quando, a causa di alcune cure mediche, dopo un periodo in cui la malattia era in remissione, ho avuto un’ischemia intestinale con trombosi ed emorragia e riacutizazione severa del mio Morbo di Crohn. Ad oggi ho ripreso la mia prima cura dopo aver consultato il mio medico di base di cui ho piena fiducia, il mio gastroenterologo e alcuni tra i più eminenti in italia».

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