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Salute

Nuovo piano vaccini per l'Ulss 2: obiettivo 9 mila vaccinazioni al giorno

Per il Dg dell'Ulss 2, Francesco Benazzi, «entro giugno tutti i trevigiani avranno ricevuto almeno la prima dose. Per questo la prossima settimana apriranno altri quattro Vax Point»

Nella mattinata di domenica il Dg dell'Ulss 2, Francesco Benazzi, ha presentato il nuovo piano vaccini pensato dall'azienda sanitaria. L'obiettivo della nuova campagna vaccinale è ora quello di arrivare alle 9 mila inoculazioni al giorno, permettendo così a tutti i trevigiani di ricevere la prima dose entro il mese di giugno per poi iniziare con la seconda da luglio. Un target talmente importante che la prossima settimana l'Ulss è pronta ad aprire ben quattro nuovi Vax Point.

 A Villorba, Riese Pio X, Godega di Sant’Urbano (che sarà potenziato) e Oderzo, si aggiungeranno il centro anziani in via Castello d’Amore di Treviso, l’ospedale Guicciardini di Valdobbiadene, l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, la sede degli alpini a Montebelluna, una palestra a Pieve del Grappa e un centro sociale a Mogliano Veneto. Oltre a ciò, l'Ulss 2 chiederà ai sindaci di mettere a disposizione anche palestre e palazzetti al fine di estere fino alla mezzanotte l'orario possibile per le vaccinazioni, così da andare incontro alle richieste della cittadinanza. Per fare ciò, però, sarà necessario reclutare nuovi medici volontari, tanto che la Regione Veneto in questi giorni ha chiuso un importante accordo con i medici di medicina generale che permetterà loro di vaccinare a domicilio o presso il proprio studio così da raggiungere la quota totale di 10 mila dosi al giorno.

Nel frattempo, dopo le somministrazioni d'emergenza avvenute nella giornata di sabato nei confronti di giornalisti, dipendenti comunali e assistenti sociali, domenica è stata l'ora di circa 1.400 farmacisti e dei 79enni, per un totale di quasi 6mila persone. «In queste settimane l’età media dei contagiati dal virus si è abbassata e si assesta ora intorno ai 50-60 anni - dichiara Benazzi - Preciso, però, che non vogliamo lasciare indietro nessuno e quanto successo ieri è stata una situazione di improvvisa emergenza causata dalle mille defezioni da parte degli insegnanti che si erano già prenotati. Dunque, per non buttare i vaccini ormai aperti, abbiamo contattato quelle categorie che in quel momento apparivano le più reperibili». Una situazione, quella avvenuta sabato, che non ricapiterà più: «Per ovviare al problema abbiamo deciso di stilare delle liste di emergenza e, quindi, nel caso di nuove defezioni verranno vaccinate le categorie a rischio, come ad esempio i cassieri dei supermercato. Al contempo, invece, chi ha rinunciato alla propria dose verrà poi messo in coda».

Benazzi ha poi voluto rassicurare in merito alle preoccupazioni nate negli ultimi giorni sul vaccino AstraZeneca: «La comparsa di effetti indesiderati come febbre o indolenzimento non deve assolutamente preoccupare perché si tratta di effetti lievi già previsti. Inoltre, al momento non c'è alcuna connessione scientifica tra i decessi avvenuti e l'inoculazione di AstraZeneca. Il vaccino è sicuro. In ogni caso, da fine marzo forse avremo a disposizione anche il vaccino Johnson & Johnson che richiederà soltanto un’iniezione».

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