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Salute Paese

«No alla chiusura dell’ambulatorio di vulnologia a Padernello»

Il consigliere regionale del PD, Andrea Zanoni, ha presentato un’interrogazione a proposito dell’imminente chiusura del presidio dal prossimo 5 novembre

«La chiusura di un ambulatorio all’interno di un distretto sanitario rinnovato due anni fa e costato 750mila euro, penalizzando numerosi anziani rientra nel campo dell’eccellenza veneta sbandierata da Zaia ogni volta che parla di sanità?». La domanda è del consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni che ha presentato un’interrogazione a proposito dell’imminente chiusura, dal 5 novembre, dell’ambulatorio di Vulnologia di Padernello di Paese. «Questa struttura è un punto di riferimento per molti pazienti, in particolare per anziani e malati di diabete. Non si può pensare di trasferire tutto a dieci chilometri di distanza, nella sede Ulss di Borgo Cavalli a Treviso, giustificandolo con la carenza di personale e senza tener conto degli spostamenti a cui sarebbero obbligati gli utenti. Se c’è necessità di ottimizzare il servizio accorpando in unico polo, la scelta deve ricadere su Padernello: sarebbe un controsenso fare altrimenti, visto che il distretto sanitario è stato ampliato da poco. Con questa scelta si ridurrebbero anche i disagi agli utenti, poiché la struttura è ben servita dagli autobus e c’è un parcheggio gratuito piuttosto grande, a differenza di Borgo Cavalli, dove oltretutto i posti auto sono a pagamento. A ciò va aggiunta, sempre a Treviso, la presenza del mercato il martedì e il sabato, che costringerebbe gli utenti a lasciare le vetture assai lontano dalla sede dell’Ulss, non proprio l’opzione migliore per anziani e persone con problemi di salute». 

«Risparmi e razionalizzazioni - lamenta ancora Zanoni - non possono essere fatte sulle spalle dei più deboli, a maggior ragione se poi c’è anche una lunga serie di controindicazioni logistiche. Perciò chiedo alla Regione cosa intenda fare per mantenere l’apertura dell’ambulatorio di Vulnologia a Padernello di Paese, tutelando i pazienti che, appunto sono prevalentemente anziani, e valorizzando un investimento pesante da parte del Comune».

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