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Covid, pensionati Cisl lanciano una campagna di sensibilizzazione pro vax

Il sindacato Fnp Veneto scende in campo per sostenere le vaccinazioni agli anziani del Veneto. Il commento di Vanna Giantin, segretaria generale della categoria

In questo momento in cui non c'è certezza di quando effettivamente partirà la vaccinazione anti Covid per la popolazione, la Fnp Veneto ha deciso di impegnarsi in una campagna di informazione destinata in primo luogo alla popolazione anziana e, soprattutto, a quelli che ancora nutrono dubbi sul vaccinarsi quando si potrà. «Il vaccino è l'unica forma efficace di prevenzione contro il Covid, contro il quale non c'è ancora una cura specifica. Questo virus colpisce in modo duro gli anziani: il 95% dei morti aveva più di 60 anni e l'età media è 80 - commenta Vanna Giantin, segretaria generale Fnp Veneto - Il messaggio che vogliamo lanciare loro è che il vaccino difende la nostra vita e quella degli altri, e ci consentirà di tornare a una vita normale».

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La Fnp fa propria la campagna di sensibilizzazione avviata dalla Cisl Veneto attraverso un'immagine coordinata e lo slogan/hashtag #vacciniamogliAnzianidelVeneto, che saranno sistematicamente usati nei canali informativi del sindacato e in tutte le attività di comunicazione. Mille spille con il logo dedicato saranno messe a disposizione degli operatori e i volontari della Fnp che quotidianamente prestano servizio nelle sedi venete della Cisl, della Fnp e delle sue Rls (rappresentanze locali sindacali), diventando così dei testimonial dell'iniziativa. Sul piano vaccinale della Regione, la Fnp prende atto che la sua precisa definizione e attuazione dipende dalla consegna delle dosi, soprattutto quelle del vaccino AstraZeneca su cui si puntava per la vaccinazione "di massa", essendo più comodo da gestire. Tuttavia il sindacato dei pensionati Cisl lancia l'invito a fare presto: «Bisogna essere pronti nel momento in cui la situazione si sbloccherà, garantendo un pieno accesso ai vaccini anche a coloro che non possono recarsi autonomamente negli ambulatori preposti. Ciò significa che nel piano deve essere prevista anche la vaccinazione a domicilio. Inoltre, come forma di prevenzione e sicurezza, il vaccino deve essere garantito anche ai caregiver degli anziani assistiti», conclude Giantin.

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