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Salute

Aids, calati del 40% gli esami di screening in provincia di Treviso

Trenta nuove infezioni nella Marca negli ultimi due anni. Le nuove diagnosi effettuate riguardano persone che si sono contagiate almeno cinque/sei anni prima e non hanno mai effettuato il test in precedenza

1° dicembre: giornata mondiale contro l’AIDS. E’ un anniversario particolare quello di domani (leggi oggi, 1 dicembre), che conta 40 anni esatti da quel "famoso" 5 giugno del 1981 quando il Center for Disease Control (CDC) di Atlanta descrisse per la prima volta la presenza, in cinque giovani uomini sani di una rara patologia infettiva che causava immunodepressione: l’AIDS.

«In questi decenni -spiega Maria Cristina Rossi, infettivologa al Cà Foncello di Treviso e Presidente della sezione di Treviso di Anlaids- un instancabile lavoro di ricerca scientifica a livello mondiale ha consentito di inanellare una serie di successi senza precedenti: la scoperta del virus HIV nel 1983, il test per identificarne gli anticorpi nel 1985, il primo farmaco, l'AZT (zidovudina) nel 1987 e il successo, nel 1996, della triplice terapia che determinò l’immediato crollo delle diagnosi di AIDS e della sua mortalità».

Nonostante non esistano ancora ad oggi farmaci in grado di eradicare l’HIV dall’organismo, la disponibilità di terapie che controllino la replicazione virale in maniera ottimale ha trasformato l’infezione da HIV in una patologia cronica che lascia spazio a progetti di vita personali, lavorativi e familiari, compreso quello di diventare genitori. Le terapie attualmente utilizzate permettono, inoltre, di ridurre la capacità infettiva dell'HIV, abbattendo drasticamente il rischio di trasmettere il virus ad altri individui, contribuendo quindi, in modo rilevante, al contenimento della pandemia. Lo slogan internazionale U=U (Undetectable=Untrasmittable) sta a significare che se la carica virale non è rilevabile il virus non si trasmette. E’ necessario però non arrivare “tardi” alla diagnosi: nel 2020 in Italia sono state effettuate circa 1300 nuove diagnosi, meno rispetto alle 2473 dell’anno precedente. Nel 42% la trasmissione è attribuibile ai rapporti eterosessuali, il 46% a rapporti omossessuali e il 3% all’uso di sostanze stupefacenti.

Anche nella Provincia di Treviso abbiamo osservato un’importante riduzione delle nuove diagnosi: 30 nuove infezioni negli ultimi due anni. Il numero può essere sottostimato a causa delle ripercussioni della pandemia di COVID 19. La diminuzione dei casi potrebbe infatti essere reale e dipendere dal lockdown; ma tale diminuzione potrebbe dipendere dal ridotto numero di test effettuati per minore accesso spontaneo, minore offerta da parte dei servizi sanitari e minor numero di iniziative di screening. Nella provincia di Treviso i dati purtroppo supportano la seconda ipotesi; il numero di test di screening effettuati si è ridotto infatti del 40% negli ultimi anni rispetto al periodo pre -COVID 19.

La conseguenza di questo è che l’80% dei nuovi pazienti diagnosticati a Treviso negli ultimi anni arrivi tardi alla diagnosi e un terzo sia già malato: in altre parole le nuove diagnosi effettuate riguardano persone che si sono contagiate almeno cinque/sei anni prima e non hanno mai effettuato il test in precedenza. Il “sommerso”, ossia le persone che ancora non sanno di aver contratto il virus e che quindi possono contagiare, rappresenta tuttora un numero ancora troppo alto: circa 16 mila in Italia. Effettuare il test è l’unico modo per portare a galla tale ‘sommerso”.

Il test a Treviso è gratuito e può essere eseguito in totale anonimato:

-rivolgendosi direttamente alla Madonnina, piano terra Ufficio di Igiene dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 12.30 senza impegnativa né appuntamento;

-telefonando presso la Dermatologia del Ca’ Foncello al numero 0422-322517 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.00 e il sabato dalle 9 alle 11 per un appuntamento.

ANLAIDS Treviso è un’Associazione molto attiva, forte dell’eredità umana e scientifica di Rodolfo Fuser,  i suoi attivisti e sostenitori proseguono nella lotta al pregiudizio, nei progetti di educazione e prevenzione, e nel sostegno psicologico ai pazienti. La segreteria di Treviso ANLAIDS si trova presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Cà Foncello: tel. 338 2642169. L’ Associazione si finanzia esclusivamente con donazioni private e con quote associative (15 euro/anno). Per donazioni: iban IT21M0760112000000004386159 Banco Posta.

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