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Salute

La salute mentale della mamma e del bambino

Il percorso prevede anche un convegno che si svolgerà giovedì 6 dicembre dalle 13.30 alle 18.30 presso il Centro convegni del Ca’ Foncello a Treviso, rivolto a tutti i professionisti e gli operatori sociosanitari e del volontariato

Il periodo della gravidanza e il primo periodo di maternità possono rappresentare momenti a rischio per i disturbi affettivi: flessioni dell’umore sono comuni nel post partum e riguarda una percentuale non trascurabile delle donne. Nell’Azienda ULSS 2 è attivo un gruppo aziendale dedicato alla “salute mentale della mamma e del bambino” che quest’anno ha attivato un percorso di formazione specifica. Il percorso prevede anche un convegno che si svolgerà giovedì 6 dicembre dalle 13.30 alle 18.30 presso il Centro convegni dell’Ospedale  Ca’ Foncello a Treviso, rivolto a tutti i professionisti e gli operatori sociosanitari e del volontariato che vengono in contatto con la gestante e quindi con la mamma e il bambino.

«Se opportunamente formati, gli operatori possono essere in grado di individuare eventuali fattori di rischio e intervenire in rete per prevenire o trattare queste situazioni di disagio – spiega il dottor Gerardo Favaretto, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ulss 2 - La gravidanza, il parto e il puerperio possono rappresentare fattori di rischio per l’insorgenza dei disturbi affettivi: una flessione dell’umore è molto comune nel post partum e riguarda una percentuale elevatissima di donne, fino al 60%. Per le forme più gravi si calcola che l’incidenza di depressione in gravidanza sia del 2,2% e del 6,8% fra le donne che hanno avuto un bambino. Forme ancora più gravi si manifestano 1 ogni 1000 parti di bambini». Nonostante la salute mentale, in gravidanza e nel post partum, abbia un forte impatto sulla vita della donna, sul bambino, sugli altri familiari e sulla stessa relazione mamma-bambino, gli esperti sottolineano come circa il 40% delle gestanti che presentano sintomi depressivi non richiede un intervento medico ma anche che i sintomi sono frequentemente sottovalutati e trascurati anche tra alcuni degli stessi professionisti sanitari.

«Proprio per fare fronte alle suddette problematiche – prosegue Favaretto - all’interno dell’Azienda ULSS2 abbiamo costituito il gruppo aziendale dedicato alla salute mentale della mamma e del bambino. Un gruppo che nel 2018 ha attivato un percorso di formazione specifica che si pone in continuità con il progetto aziendale dedicato alla depressione peri partum e rappresenta una prima esperienza locale che coinvolge tutti i professionisti che, sia nel territorio (Salute mentale, servizi per le dipendenze, medici di famiglia, pediatri, servizi per l’età evolutiva e consultorio) sia in ospedale (Servizio di psichiatria diagnosi e cura, ginecologia) vengono a contatto con la gestante e la coppia madre-bambino. Nell’incontro, rivolto a tutti i professionisti e gli operatori sociosanitari e del volontariato che vengono in contatto con la gestante e quindi con la mamma e il bambino, saranno presentate le esperienze del distretto di Treviso e una percorso per la collaborazione fra i Servizi a sostegno della donna in gravidanza e nel post partum».

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