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Scuola Montebelluna

Gli studenti del liceo Levi in gita nei territori della frontiera orientale

Si snoda tra Italia, Slovenia e Croazia il viaggio d'istruzione che le classi 4 A Sportivo e 3 B scientifico del liceo di Montebelluna realizzeranno dal 2 fino al 5 maggio

Fiume, Lubiana, Nova Gorica, Gorizia, Caporetto per tornare poi in Italia. Questo il percorso di un viaggio d’istruzione unico, messo a punto dal Liceo Primo Levi di Montebelluna. Due le classi impegnate, la 4 A sportivo e la 3 B scientifico. Partiti il 2 maggio lo stanno realizzando come un lungo filo della memoria e dell’attualità che progressivamente stringe due confini tenuti lontani dalla storia, un ago che cuce quello che in certi momenti è stato profondamente diviso. 

Ad accompagnare gli studenti i professori Mario Pernechele, Alessandra Patrigani e Graziella Stella. Prima tappa, forse una delle più significative: Fiume, Rijeka in croato, la città dove oggi vivono circa duemila italiani, ma che prima dell’ultima guerra era territorialmente in Italia. Qui le due classi hanno visitato la Scuola Italiana. Sono stati accolti dal preside Michele Scalembra. Un Liceo che funziona ininterrottamente dal 1855 e che oggi accoglie studenti, figli degli italiani di Fiume e delle aree limitrofe, ma anche allievi di origine croata. Una scuola che continua a tener viva la lingua italiana in terra di Croazia. Poi, tutti, italiani e croati, formati a questo Liceo, si rivolgono, proprio in virtù della conoscenza della lingua italiana, alle università di Trieste, Udine, Padova, Milano, Roma. 

«Il significato del viaggio - spiega il professor Mario Pernechele - lungo la frontiera orientale è quello di approfondire una realtà complessa, fatta di stratificazioni culturali secolari, che nell'ultimo secolo hanno assunto spesso caratteri drammatici. Una maggior conoscenza di questi fenomeni e relazioni più intense, partendo dagli anni della formazione, hanno lo scopo di superare certe difficoltà e far crescere una nuova generazione di Europei». Un riflessione che al Liceo Levi è in corso da lungo tempo con le varie iniziative collegate al “Giorno del Ricordo” e che ha visto l’ultima puntata il 22 marzo scorso con la conferenza del professor Miha Zobec, insegnante e ricercatore sloveno, sulla percezione del confine italo-sloveno. Il professor Igor Pap ha fatto da guida per la visita di Fiume anche a nome della professoressa Melita Sciucca, docente di italiano nella Scuola croata di Rijeka e presidente della Comunità degli italiani di Fiume. Il Liceo italiano di Fiume ospita circa 150 studenti per i tradizionali indirizzo classico e scientifico. I docenti del Levi hanno donato ai loro colleghi dei libri sulla Marca Trevigiana e strappato la promessa di ricambiare la visita con i loro studenti venendo ospiti in Italia. Il viaggio degli studenti del Levi, dopo questo importante momento, è proseguito verso Lubiana dove hanno visitato il Museo di storia del ‘900. Anche qui studenti e docenti hanno raccolto un altro punto di vista sul tema della “frontiera”. Così sarà anche a Gorizia dove visiteranno il Castello e poi alla fine ci sarà la visita della città di Caporetto, oggi in sloveno Kobarid, dove si è scritta una pagina tragica della frontiera orientale italiana e slovena. «Mi auguro che questo viaggio - ha dichiarato, salutando docenti e allievi che partivano, il preside, ingegner Ezio Toffano - serva non solo a ricordare le tappe di questa storia di frontiera, ma anche ne rappresenti una di nuova, quella della pace, dell’incontro tra popoli, della convivenza di lingua e culture diverse, recuperando tutta la storia, tutte le tradizioni, dalla Serenissima alla scelta dell’Unione Europea da parte delle nazioni Slovena e Croata». Il ritorno degli studenti è previsto per il giorno 5 maggio

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