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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scuola Asolo

La tradizione del Panevin entra nelle scuole della Marca

Importante iniziativa della Fondazione Coin insieme al museo civico di Montebelluna. I bimbi delle scuole di Asolo hanno potuto scoprire un'importante tradizione del territorio

Fondazione Coin e il museo civico di Montebelluna hanno unito le loro forze con l’obiettivo di diffondere la cultura e la tradizione del nostro territorio legata al mondo rurale. Un'iniziativa che si colloca all’interno del progetto della fondazione BoscAsolo.

Il progetto "BoscAsolo" nasce per promuovere e valorizzare, in particolare nelle nuove generazioni, dalla scuola dell’infanzia alla primaria, la fruibilità dei boschi e delle aree agricole dei colli asolani rendendole consapevoli dei valori e del patrimonio ambientale, storico ed economico di questi luoghi. "BoscAsolo" rappresenta quindi un’opportunità per capire come il bosco e i terreni agricoli costituiscano, in passato come oggi, un patrimonio che va conosciuto, rispettato e valorizzato come risorsa anche per il futuro, a garanzia di una migliore qualità della vita. Una parte sostanziale del progetto riguarda l’educazione ambientale, destinata ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria, che si concretizza con azioni formative per gli insegnanti e laboratori ed uscite vedenel bosco delle classi. Circa 50 sono le classi che ogni anno usufruiscono di questa speciale opportunità partecipando a percorsi di educazione ambientale e paesaggistica, attraverso laboratori svolti in classe ed escursioni dedicate alla natura, alla tradizione, e alla storia antica curati dal museo civico di Montebelluna.

Nell’ambito di questo progetto, martedì 8 gennaio, le classi aderenti al progetto del plesso di Asolo hanno potuto vivere una bellissima esperienza ludico didattica. Accompagnati da due figure fantastiche, il folletto di BoscAsolo e la Befana, e un educatore attraverso letture e racconti hanno potuto conoscere meglio la tradizione del “Panevin”, ancora così presente e sentita nel nostro territorio. Un’occasione per guardare oltre al folclore per comprendere come questa festa sia l’espressione del rispetto per natura e suoi ritmi, della riconoscenza per quanto essa dona all’uomo e della necessità di una relazione tra l’uomo e la terra che sia sostenibile e attenta alla conservazione della biodiversità. Alla fine dell’incontro al quale hanno partecipato oltre 100 bambini una grande festa con i dolci doni che la Befana ha distribuito.

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