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Scuola Santa Maria del Rovere

La Scuola di Titù si lancia verso il futuro: «Sogniamo un unico istituto sostenibile»

L'obiettivo dell'istituto parentale di Santa Maria del Rovere è quello di espandersi creando nuove sinergie con altre realtà simili del territorio

Anche se c’è ancora chi probabilmente non la conosce, la Scuola di Titù di Treviso si avvicina a spegnere la sua decima candelina e per prepararsi all’occasione mette di nuovo al centro tutte le sue forze per rinnovarsi. Oggi la Scuola di Titù è una realtà parentale unica nel suo genere, non solo a Treviso, ma in tutta Italia, in quanto ha le caratteristiche di una struttura homeschooling con però una più solida organizzazione. La Scuola di Titù è infatti una vera e propria scuola, capace di offrire un ciclo unico di educazione e di istruzione: dall’asilo si conclude al 14° anno del ragazzo, appoggiandosi a quella che è la pedagogia Waldorf, ma sempre attraverso una viva ricerca educativa. Dopo l’ultima crisi che ha colpito scuole private e paritarie portando ad una chiusura delle stesse o alla drastica riduzione delle classi, la scuola di Titù vuole ora puntare in alto, mantenendo le sue radici, ma tendendo i suoi rami verso il futuro.

Un rinnovamento che è solo cominciato e che sarà l’obiettivo di questa realtà per i prossimi anni. La scuola, infatti, è oggi una cooperativa che si propone come comunità educante. L’educazione passa dalla famiglia alla scuola e viceversa e serve per ciò che queste collaborino nell’intento di far crescere armoniosamente bimbi e ragazzi. Un modo di cooperare che passa per l’attenzione ai tempi di crescita di ogni bambino e che non trascura il ruolo che giocano anche l’alimentazione e la serenità psichica nell’affrontare le materie scolastiche, che di fatto sono quelle tradizionali. L’obiettivo ora è quindi quello di crescere ancora e di espandersi. Un sogno di cooperazione anche con altre realtà parentali, coinvolgendo chiunque senta di dover rispondere all’appello. La creazione di una scuola più grande, capace di accogliere sempre piccole classi, ma magari con più sezioni: questo l'obiettivo.

Ecco il traguardo che questa piccola grande scuola vorrebbe raggiungere, con l’idea di dare vita ad una realtà davvero singolare e sostenibile. L’auto-sostenibilità è infatti la chiave per questi istituti. "In una situazione storica così unica, dove si assiste alla collisione tra crisi climatica ed era nucleare, accompagnata da pandemie e ancora le guerre, se si vuole davvero pensare al futuro bisogna iniziare a lavorare sulla cooperazione, da quella che attività di questo tipo possono generare, alla cooperazione fra i popoli di tutto il mondo. Ma per fare questo bisogna aggiornare i propri valori, cambiando il modo di pensare, che certo non è facile" afferma l'insegnante di Titù Roberta Durante.

"E non è casuale cominciare proprio dalla scuola, il cui unico scopo dovrebbe essere quello di rivelare al bambino la propria anima e di condurlo sempre più avanti nella via del conoscersi e del conoscere la vita. Ciò si ottiene non con il fornirgli delle cognizioni, ma con l’abituarlo a vedere e a volere e cioè a osservare e ad amare - continua Durante - A questo scopo concorrono tutte le, così dette, materie di insegnamento e di queste dovrà restare traccia non nella memoria dei bambini, ma nella loro personalità".

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