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Treni rivestiti in alluminio: l'idea di 3 studenti sarà prodotta

Gli studenti dell’ITS Academy di Montebelluna-Castelfranco hanno svolto la loro esperienza di stage Erasmus+ presso un’azienda di Varsavia specializzata nel taglio laser della lamiera

Non capita tutti i giorni di progettare a poco più di vent'anni il rivestimento in alluminio per le carrozze di un treno e vedere il frutto del proprio lavoro andare in produzione. Eppure è accaduto proprio questo a Marco Crema, Simone Caron e Marco Simonaggio, studenti dell’ITS Meccatronico Veneto: insieme hanno trascorso le ultime nove settimane a Varsavia per un’esperienza di tirocinio all'estero nell'ambito del programma di mobilità Erasmus+ presso la NewCut, azienda locale specializzata nel taglio laser della lamiera.

«Il committente - raccontano gli studenti trevigiani, da poco rientrati in Italia - chiedeva un progetto di fattibilità e una valutazione dei costi per la realizzazione di un rivestimento esterno in alluminio per le carrozze di un treno. Per prima cosa abbiamo catalogato tutte le parti, misurandole con estrema precisione e preparando al computer i disegni di ciascuna. Quindi abbiamo effettuato una serie di simulazioni di taglio, che sono servite per calcolare le quantità di materiale e i tempi macchina necessari. In questo modo è stato possibile definire un preventivo dettagliato da proporre al committente. E alla fine il lavoro è andato in porto», concludono con un po’ di giusto orgoglio i tre giovani, che durante la loro esperienza nell’azienda polacca hanno partecipato anche a diversi altri progetti, da una scala per esterno alla realizzazione di componenti per una caldaia. «L’esperienza Erasmus è molto importante per i nostri studenti – afferma Giorgio Spanevello, direttore dell’ITS Academy Meccatronico Veneto - perché permette loro di acquisire competenze trasversali utili per il lavoro che andranno a svolgere. Quest’anno sono stati coinvolti 23 ragazzi del 2° anno provenienti da tutte le sedi venete del nostro ITS in un tirocinio di due mesi presso un’azienda nell’UE. Per molti di loro questa è la prima esperienza all’estero in completa autonomia dove imparano a confrontarsi con nuovi colleghi, in una nuova lingua. E il ritorno delle aziende è sempre molto positivo in quanto i ragazzi riportano nel tirocinio in Italia tutte le nuove competenze maturate in Erasmus». 

A coordinare l’esperienza di tirocinio all'estero dei tre studenti è stata Fortes Impresa Sociale, realtà no-profit vicentina che è punto di riferimento a livello nazionale per l’organizzazione di programmi di mobilità per gli studenti: «Fin dalla loro costituzione abbiamo seguito gli ITS con una particolare attenzione - spiega Andrea Cecchin, co-fondatore di Fortes Impresa Sociale - proprio perché, per lo stretto collegamento con il mondo delle imprese che è proprio di questo modello di formazione, il tirocinio all’estero può rappresentare un’esperienza di particolare rilievo. Ad oggi collaboriamo alla gestione di mobilità all'estero di 3 ITS Veneti con 7 sedi». E a proposito della validità della loro esperienza di tirocinio all'estero, commentano così i tre studenti trevigiani: «Sicuramente valutiamo questa esperienza positivamente: abbiamo avuto l’opportunità di relazionarci con colleghi di lavoro di un’altra nazionalità e superare le barriere linguistiche e culturali. Abbiamo lavorato in quello che per noi è stato un nuovo ambito, ovvero l’ufficio progettazione, e abbiamo approfondito le nostre conoscenze di un programma di disegno 3D, Solidworks, e imparato a programmare macchinari a controllo numerico: tutte cose che potranno tornare utile in occasioni lavorative future. E, ultima cosa ma non meno importante, abbiamo conosciuto nuove persone, che porta sempre ad un arricchimento personale».

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