rotate-mobile
Scuola

Un nuovo parco inclusivo alle scuole Stefanini: ecco il progetto degli studenti del Palladio

L'idea è quella di un'area verde che possa essere accessibile e fruibile a tutti, anche a persone con disabilità

Istruzione, ambiente, accessibilità, equità e flessibilità. Cinque tematiche di interesse primario nella vita di una città che hanno ben saputo coniugarsi nella realizzazione del progetto di un Parco inclusivo per la città presentato dall’Istituto Andrea Palladio al Comune di Treviso, di concerto con altre scuole del territorio. In particolare, all’interno del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, alla classe 4 A indirizzo TEL dell’Istituto Palladio è stata commissionata dal Comune la realizzazione di un parco inclusivo, nei pressi dell’Istituto Comprensivo 4 Luigi Stefanini.

L’area oggetto di intervento si trova a nord-est del centro storico del comune di Treviso: per anni un giardino utilizzato dalle guide turistiche per mostrare le caratteristiche delle mura rinascimentali, ora è destinato a diventare un parco inclusivo con lo scopo di agevolare i visitatori nell’attraversamento pedonale dell’area raggiungendo i punti caratteristici in un arco temporale di quindici minuti. A supervisionare il progetto è l’architetto Rodolfo Dalla Mora, disability manager del Comune, il quale nei giorni scorsi ha illustrato alla classe la necessità di avere un ambiente di questo tipo in città. Infatti, si tratta di un parco che possa essere accessibile e fruibile a tutti, anche a persone con disabilità. Oltre al carattere sociale, il progetto ha dovuto preservare l’aspetto storico e artistico dell’area di interesse. A tal proposito, un’archeologa dell’associazione “Treviso sotterranea”, ha precedentemente informato gli studenti dell’importanza di questo spazio in quanto parte fondamentale della storia di Treviso e meta molto frequentata dai turisti.

Gli studenti hanno dapprima avviato una densa raccolta di informazioni riguardanti l’area da progettare, quali l’inquadramento territoriale, lo studio del suolo e delle acque e la paesaggistica. Successivamente, il gruppo di lavoro ha eseguito il normale complesso di operazioni metriche finalizzate a riprodurre un rilievo topografico dell’area. Il rilievo è stato eseguito con tre stazioni diverse mentre un quarto gruppo di studenti ha lavorato con uno strumento dotato di sistema GPS grazie al quale hanno potuto riportare dettagliatamente le coordinate e le quote formando una planimetria dettagliata della zona. Andando nel dettaglio del progetto si evince, nella zona nord, all’interno del bastione, un anfiteatro in legno con una capienza di 250 persone, corredato da postazioni per persone con limitazioni motorie, pensato con lo scopo di ospitare eventi musicali. Per poter accedere al sito dal parcheggio del Foro Boario è possibile percorrere innanzitutto un attraversamento pedonale a chiamata con semaforo acustico e pavimentazione tattile e successivamente attraversare il canale tramite una passerella in legno. Si arriva ad uno spazio ampio dedicato a “Treviso sotterranea” per le visite guidate. Per raggiungere l’uscita si segue il percorso circondato da pannelli, totem e leggii che descrivono la città e l'ambiente circostante.

L’elemento progettuale è costituito da un percorso che si sviluppa nella direzione longitudinale dove all’inizio e alla fine dello stesso viene lasciato uno spiazzo libero destinato alle attività culturali di “Treviso sotterranea”. Sarà realizzato un sentiero delimitato da cordoli in acciaio di dimensioni sufficienti da essere utile per gli ipovedenti. Sempre dal progetto realizzato dalla classe 4 A TEL dell’Istituto Palladio, si evince la realizzazione di una passerella in legno, la cui funzione è collegare il parcheggio in prossimità dello stadio “Tenni” al parco inclusivo e al centro storico. Il tutto senza tralasciare il verde, tanto caro alla città di Treviso. Alberi, aiuole e siepi avranno non soltanto una funzione estetica ma anche di comunicare con le persone con disabilità visive, anche attraverso peculiarità aromatiche immediatamente percettibili.

Nel parco, infine, oltre a panchine, cestini e pubblica illuminazione, trovano posto, ai lati del percorso, dei pannelli espositori con l'illustrazione dei luoghi di interessi fruibili anche dalle persone ipovedenti poichè è prevista anche la trascrizione con l'alfabeto Braille e un QR code per l'ascolto della descrizione. L'attività verrà sviluppata successivamente dai licei Artistico, Scientifico, Classico e Scuola Edile per gli ambiti di loro competenza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un nuovo parco inclusivo alle scuole Stefanini: ecco il progetto degli studenti del Palladio

TrevisoToday è in caricamento