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Violenza contro le donne, a Treviso il Comune coinvolge le scuole superiori

Un seminario, uno spettacolo teatrale e un progetto insieme agli studenti trevigiani per far riflettere i giovani sulla violenza di genere. Appuntamento il 25 e il 29 novembre

In occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”, il Comune di Treviso promuove un convegno dedicato all'approfondimento dei temi della dipendenza affettiva e dell'ascolto dei minori vittime di violenza assistita.

I temi trattati nel convegno “Sentire, Ascoltare, Ascoltarsi”, che si terrà all’auditorium del Museo Civico di Santa Caterina il 25 novembre dalle 8.30 alle 13.30 verteranno sulla difficoltà delle donne di allontanarsi dalla relazione maltrattante e sulla necessità di ascoltare i minori di violenza assistita. I relatori saranno l’Equipe della Casa Rifugio per donne vittime di violenza di Treviso con Cristina Tonon (Assistente Sociale – Referente ambito violenza di genere del Comune di Treviso), Claudia Ceccarello (Psicologa – Cooperativa La Esse), Fanny Berlese (Codirettrice Casa Religiosa Domus Nostra), Mirela Ismaili, Assistente sociale presso Casa Alma di Asolo, Silvia Salcuni professore Associato psicologia dinamica del dipartimento DPSS di Padova e Roberta Durante, psicologa coordinatrice dell’equipe specialistica di Treviso in materia di abuso sessuale e grave maltrattamento dei minori. L'iniziativa è destinata ad un pubblico di operatori socio-sanitari, insegnanti e Forze di Polizia e rientra nell'ambito di un calendario di proposte d’informazione e sensibilizzazione sul tema della violenza agita nelle relazioni affettive.

«Nel 2018 grazie ad un finanziamento regionale il Comune di Treviso ha attivato, prima città nella provincia, la Casa Rifugio per donne vittime di violenza - spiega l’assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, Gloria Tessarolo - Da quest’esperienza è nata l’esigenza di condividere con la rete dei soggetti che operano nell’ambito della violenza di genere, metodologie, riflessioni e prassi operative per consentire alle donne e ai minori vittime di violenza di avere risposte efficaci ed immediate al loro bisogno. Nell’anno del trentennale della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, abbiamo voluto declinare il convegno anche sul tema della violenza assistita, un tema che si fa sempre più urgente, basti pensare che nei primi 10 mesi del 2019 sono 15 le donne accolte in Pronta Accoglienza con 26 minori e 8 donne in Casa Rifugio con 8 minori. Il tema dell’ascolto del minore non può essere scisso dall’intervento a favore delle donne vittime di violenza». Le iniziative dedicate al tema della violenza di genere proseguiranno venerdì 29 novembre alle 20.30 all'Auditorium “Stefanini” con l’evento teatrale dal titolo “In piedi, signori, davanti ad una donna” organizzato Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso in collaborazione con il Comune di Treviso. Si tratta di uno spettacolo in cui verranno raccontate storie di donne vittime di violenza, le cui testimonianze sono state raccolte dal Centro Antiviolenza, messe in prosa e rappresentate dalla compagnia teatrale “TemaCultura”. All'interno dello spettacolo sarà previsto anche un breve intervento musicale a cura dell'Associazione “Clara Schumann Musica e Cultura APS” con Francesca De Rossi  alla chitarra e Sofia Marchetto al violino. Durante la serata verranno raccolti fondi per il Centro Antiviolenza Telefono Rosa.  Il Comune di Treviso sta realizzando inoltre con l’Equipe della Casa Rifugio il Progetto #vietatomorire che vede coinvolti sei istituti superiori della provincia di Treviso, con 17 classi e 362 studentesse e studenti: il Liceo Statale “Duca degli Abruzzi”, l’I.I.S. “Andrea Palladio” e l’I.P.S. “Fabio Besta” di Treviso, l’I.S.I.S. “Florence Nightingale” di Castelfranco Veneto, l’I.S.I.S.”Marco Fanno” di Conegliano e l’I.S.I.S. “Einaudi-Scarpa di Montebelluna”. I ragazzi saranno coinvolti in un percorso laboratoriale volto a sensibilizzarli rispetto al fenomeno della violenza di genere attraverso un approfondimento delle dinamiche relazionali disfunzionali e di conoscenza della rete dei servizi dedicati.

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