Agosto si apre con un buon bicchiere di vino, un'antica tradizione trevigiana
Va fatto al risveglio, a digiuno, e si dice che aiuti a proteggersi dal morso di serpenti e dalla “febbre d’estate”
Il 1 agosto vi siete ricordati di bere un'ombra di bianco appena alzati? Una tradizione popolare veneta suggerisce che bere UN BICCHIERE DI VINO BIANCO IL 1° AGOSTO al risveglio, a digiuno, aiuti a proteggersi dal morso di serpenti e dalla “febbre d'estate”.
La leggenda narra infatti che la regina d'Ungheria, lungo viaggio da Venezia a Padova, si amma attraversa di febbre mala campagne va mentre le paludose alle porte di Treviso , e, nonostante le cure di alcune monache, la febbre continuava a salire facendo temere per la sua vita. La mattina dell'1 agosto di una data incerta, quando ogni speranza era ormai perduta, la badessa del convento deciso di tentare un'ultima via: spillò in cantina una caraffa di mosto di vino bianco fermentato e lo fece bere fino all'ultima goccia alla Regina ormai in punto di morte, che si rimise seduta stante.
Da allora vige l'usanza di bere il 1 o il 2 agosto un "goto" di bianco, Ramandolo pare, (senza esagerare), per proteggere la propria salute e scacciare i malanni
Luca Zaia ha ricordato questa antica tradizione trevigiana.
Festa dei omeni
Negli ultimi anni la la festa dei "Omeni" rimane viva soprattutto in alcuni paesi in provincia di Venezia, Treviso e in Friuli, con feste e sagre dedicate, a base di pollo in tecia e fagioli.
La festa dei "Omeni" è una tradizione veneta molto tipica, che cade il 2 agosto, subito dopo dopo l'altra tradizione veneta che consiglia di bere due dita di vino bianco la mattina dell'1 agosto per proteggersi dai morsi dei serpenti e dalla febbre estiva.
La data del 2 agosto è nata come sfottò ai soldati francesi di Napoleone a Venezia, i quali erano costretti ad indossare nella loro uniforme una calzamaglia molto attillata e a tenere i testicoli spostati a sinistra. Addirittura pare che gli ufficiali controllassero e dicessero eventualmente ai soldati: "les deux a gauche!" proprio per ricordare loro che dovevano spostare i testicoli a sinistra (evidentemente per marciare meglio).
Frase che probabilmente suonava più o meno così "le do a gos" e in un attimo è diventata "el do agost", cioè il due agosto, giorno in cui si celebrano, in pratica, "i gioielli di famiglia".