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Martedì, 23 Aprile 2024
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Liberarsi degli oggetti inutili: come regalarli a Treviso

L'arte del "decluttering", la capacità di fare ordine, eliminando il caos che regna negli armadi (e non solo), permette di liberarsi di oggetti inutili per ripartire più organizzati, con ordine e nuovo slancio. Come fare decluttering in modo solidale a Treviso ​

Non lo usi, l'hai ricevuto in regalo ma proprio non rispecchia i tuoi gusti. Non ci sono dubbi: è un oggetto superfluo.
Ma come liberarsene? E soprattutto: come prendere la scelta in modo definitivo?

Ecco una lista di oggetti di cui liberarsi senza rischiare di pentirsene

  • Riviste veccie
  • Smalto per unghie rappreso
  • Giocattoli rotti
  • Zerbini consumati
  • Scarpe che fanno male
  • Apparecchi rotti
  • Occhiali da sole che ti pesano troppo e lasciano il segno
  • Telecomandi che non comandano niente
  • Addobbi natalizi sciupati
  • Garanzie e contratti scaduti
  • Calzini spaiati
  • Mobili che non servono più in caso di trasloco
  • Abbigliamento di taglia troppo grande o troppo piccola, o abiti che dopo anni non si sono mai indossati e hanno l'unico effetto di ingombrare 

L'arte del "decluttering", cioè la capacità di fare ordine, eliminando il caos che regna negli armadi ( e non solo), liberandosi di oggetti inutili per ripartire più organizzati, con nuovo ordine e nuovo slancio.

Dove consegnare gli oggetti di cui disfarsi 

A Treviso 
Ci si può iscrivere su Facebook ai gruppi 

  • "Te lo regalo se vieni a prederlo TREVISO": pubblicando in questo gruppo foto e descrizione degli oggetti che si considerano inutili si può regalare ciò che non serve più e che può servire a qualcun altro, ed è consentito cercare qualcosa in regalo. Si elimina così l'onere dello smaltimento e soprattutto si tutela l'ambiente!
  • Io lo vendo lo scambio lo regalo treviso e dintorni
    si vende si scambia si regala... questo gruppo nasce per vendere scambiare o regalare quello che si ha in casa, che è ancora in buono stato ma non ci serve più

  • Il Ciclo degli indumenti usati
    Ogni persona che volesse fare del bene donando un vestito usato in buono stato, può decidere di farlo in due modi: portandolo ad un centro di raccolta e distribuzione vestiti Caritas, o depositandolo nel cassonetto giallo.

  • I due percorsi che seguono gli indumenti sono completamente differenti: nel primo caso, con la donazione ad un centro di raccolta Caritas, il vestito viene smistato, ordinato e consegnato ad una persona bisognosa che si rivolga alla Caritas Parrocchiale.

    Il vestito che invece venga conferito nel cassonetto giallo, segue di fatto un’altra strada perché diventa legalmente “rifiuto”. Gli indumenti depositati nei cassonetti vengono periodicamente raccolti da cooperative sociali della zona che impiegano persone svantaggiate per poi essere sottoposti ad una prima selezione: da un lato i vestiti in buono stato, dall’alto i tessuti più logori.

    I tessuti non riutilizzabili vengono acquistati da aziende che trasformano in filati con i quali vengono poi realizzati nuovi vestiti.

    Gli indumenti in buono stato, invece, vengono mandati ad aziende specializzate che si occupano dell’igienizzazione, selezione e invio a mercati di terzo livello (concentrati soprattutto in nord Africa o in Estremo Oriente) per essere rivenduti.

    Questo sistema ha dei costi legati alla raccolta e smistamento degli indumenti ma genera nel contempo dei guadagni; parte di questi vengono destinati al sostegno delle attività di Caritas, attraverso una donazione annuale di denaro da parte del Consorzio dei Comuni dove si trovano i cassonetti gialli, o dalle aziende deputate della gestione dei rifiuti.

    Per ulteriori chiarimenti o comunicazioni è attivo il numero del centralino della Caritas diocesana: 0422 – 546585. (Tiziana)




 

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