Covid: "Perché devo essere discriminato per le mie idee o scelte?"
Bella domanda, se fossimo in un regime totalitario non mi sarebbe nemmeno venuta in mente tanto così è e così resta. In una democrazia parlamentare con uno stato di diritto la domanda è legittima e ampiamente fondata. Voglio provare a fare un semplice ragionamento tra tanti che si possono fare senza estremismi e con un filo di pacatezza, sarà difficile ma ci provo. Quello che mi sembra, e che è abbastanza chiaro se ci pensiamo, è che tutto il baraccone messo in piedi ci stia portando ad una “guerra dei poveri” dove siamo uno contro l’altro. Ci hanno divisi in SI VAX e NO VAX senza tenere conto di tutte le sfaccettature che portano una persona a fare la scelta del Si o del NO. A grandi linee i SI hanno preso il pacchetto pronto propinato da televisioni e media in generale che assodano simil esperti che “funzionicchiano” a livello mediatico e si sono incanalati nella corrente della propaganda del terrore. Adesso estremizzo un pochino con questa frase: “Se riuscite a immaginare un modo per impaurire le persone, potete fargli quello che volete” cit. Hermann Goering al processo di Norimberga (1945). I NO a mio avviso hanno visto che l’Italia è al 41° posto per libertà di informazione (senza polemica ma ci batte anche la Namibia 24°) e si sono presi la briga di andare a cercare la controinformazione seria e documentata sia su piattaforme ufficiali (AIFA, ISS, EMA) sia attingendo da altri paesi dove i media fanno informazione a 360° (in Namibia per esempio). Ora capite bene che se in un contesto di una situazione legislativa che lascia (per fortuna) ancora scelta ai cittadini è logica conseguenza che chi si è fermato alla propaganda del terrore ha optato per la strada che io definisco “comoda” chi ha visto a 360° la situazione ha scelto la strada della “discriminazione”. Infine ribadisco il concetto della “guerra dei poveri” dove se notate bene finora le solo i “comodi” hanno denigrato i “discriminati” e non viceversa.