E-book di Camillo Pavan sui carbonai di Marziai
È uscito da qualche giorno su Google Play l’ebook “CARBONIER: il lavoro dei carbonai di Marziai (BL) nel racconto dei testimoni”, dell’autore trevigiano. La pubblicazione è basato in prevalenza sulla trascrizione di interviste raccolte sul campo nel giugno 1986. Trentasei anni fa Pavan trascorse un paio di giorni a Marziai, un paesino della Valbelluna incastonato fra il Piave e i rilievi montuosi che si affacciano sulla pianura trevigiana, intervistando un gruppo di ex carbonai. Grazie alle testimonianze sono stati ricostruiti nei dettagli la loro vita e il loro lavoro e sono state individuate le località in cui andavano a fare il carbone: nel Bellunese, in Italia e (soprattutto) in Jugoslavia. I carbonai, dall’inizio della primavera alla fine dell’autunno, si trasferivano con tutta la famiglia nei boschi, dove tagliavano la legna trasformandola in carbone con procedure tramandate di generazione in generazione. Carbone indispensabile nelle città per cucinare e riscaldare, ma utilizzato anche in molte attività artigianali e paleoindustriali prima dell’avvento delle moderne fonti energetiche. La fine repentina della produzione del carbone di legna avvenne con la comparsa sul mercato delle bombole a gas. «Quando nel '49 e '50 sono usciti questi gas, Liquigas e compagnia bella, il carbone si è fermato quasi di colpo», ricorda Livio Vergerio, classe 1927. «Quando è arrivato il Pibigas è finito il carbone», conferma Rino Vergerio, nato nel 1924. Una produzione di nicchia continua ancora nei paesi delle Serre calabresi, in particolare nella località di Serra San Bruno. La pregiata carbonella ottenuta è molto richiesta da privati e ristoratori. –– –– L’ebook di Camillo Pavan è interamente consultabile gratis al seguente indirizzo https://play.google.com/books/reader?id=811aEAAAQBAJ&pg=GBS.PP1&hl=it –– –– Alcune copie cartacee sono state consegnate alle biblioteche comunali di Treviso, Belluno, Vas e Lentiai: il piccolo paese di Marziai (poco più di duecento abitanti) ha infatti la singolarità di essere diviso in due dalla Val Paula che lo attraversa. La parte ad ovest appartiene al comune di Lentiai (ora Valbelluna) e alla diocesi di Vittorio Veneto; la parte ad est al comune di Vas (ora Quero Vas) e alla diocesi di Padova.