Treviso-Ostiglia, furto al capitello dell'Ultimo Miglio: spariti i fiori
Ennesimo furto vigliacco allo storico capitello (1861) di strada dell'Aeroporto posto proprio all'inizio dell'Ultimo Miglio della ciclopedonale Treviso-Ostiglia nota ormai in tutta Europa come la "Strada del Respiro" per via del bosco lineare che la cinge da ambo i lati. Sono state rubate tutte le piantine, una cinquantina circa, di viola pansè che adornavano le fioriere lungo le palizzate lignee poste a protezione dal largo rio di sorgiva che lambisce il sacro tempietto dedicato al Santissimo Nome di Maria sul lato nord -ovest . Non contenti, i ladri hanno pure preso alcune delle fioriere, forse per adornare il terrazzo di casa propria.
Non è la prima volta che accade ma fa sempre male constatare quanto squallore alberghi nell'animo della gente e come sia nullo il rispetto per un luogo sacro che curiamo con tanto amore e devozione per la gioia di tutti quelli che qui, numerosi, sostano vuoi per una preghiera, vuoi per un momento di pace immersi nel verde della piccola oasi che abbiamo creato" raccontano avviliti e sconcertati i residenti della contrada Moncia che stamane, recatisi come al solito per la pulizia domenicale del luogo , hanno scoperto il misfatto. Non ci resta , come sempre, che rimboccarci le maniche, raccogliere le forze e ripristinare quanto ci è stato rubato.Lo dobbiamo a noi ma soprattutto a quei nostri 4 moschettieri, il capomastro Giuseppe Zornio, il decoratore-ceramista Sivio Trabucco, il ferroviere Egidio Cecchetto ultimo casellante dell'Ostiglia ed il calzolaio Pietro Vanin che mezzo secolo fa trassero dall'oblio e dall'incuria questo manufatto restituendolo a tutta la comunità.
Vittore Trabucco