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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Le dimore storiche di Treviso aprono le porte ai visitatori

Adsi Veneto: è importante far percepire il valore di un patrimonio privato ma appartenente al territorio, che il mondo ci invidia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Sono oltre 400 le dimore private, ville, castelli, parchi, che apriranno ai visitatori gratuitamente domenica prossima, il 19 maggio. Anche in Veneto la sezione Adsi ha organizzato decine di aperture.

Due le novità venete di questa edizione 2019 della giornata Adsi: la prima è una sorta di preview, organizzata con gli Archivi di Stato di Padova, Venezia e Vicenza, che saranno aperti per un’esclusiva vista guidata sulle curiosità del nostro passato. Seconda particolarità da evidenziare, la collaborazione con l'Associazione per le Ville Venete. A Treviso domenica 19 maggio aprono: Castello di Roncade (Via Roma 141) a Roncade, Villa il Galero (Via rocca 1) a Asolo, Villa Morosini Lucheschi (Via Morosini 16) a Colle Umberto, Villa Tiepolo Passi (Via Brigata Marche 24) a Carbonera, Villa Verecondi Scortecci (Via Giovanni XXIII 6) a Colle Umberto. Prima di accedere alle dimore si consiglia di verificare le iniziative e le singole modalità di vista (a volte è necessario prenotare). L'evento ha l’obiettivo di sensibilizzare in merito alla tutela del patrimonio storico-architettonico di proprietà privata; un’occasione unica per il pubblico di visitare capolavori dell'architettura spesso non accessibili.

«Un patrimonio fondamentale - spiega il presidente di Adsi Veneto, Giacomo di Thiene - per l’identità culturale e la memoria storica del nostro territorio. Per quantità, qualità e diffusione sull’intero suolo, sia veneto che nazionale, (dalle grandi città d’arte ai piccoli paesi di pianura o montagna) le dimore storiche devono essere un elemento imprescindibile di qualsiasi politica di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Si tratta – spiega il presidente - di beni la cui conservazione è demandata ai proprietari, che sono i custodi di una parte di uno sterminato bene pubblico, di un patrimonio che costituisce una risorsa irripetibile e di interesse collettivo. È importante che il valore di questo bene sia sempre più conosciuto da tutti in quanto si può conservare e valorizzare solo ciò che si conosce e ciò a cui si riconosce un valore. Questo è il motivo per cui in Veneto ci impegniamo con grande passione nella realizzazione di questa ornata di aperture straordinarie. Non dimentichiamo che questi complessi monumentali determinano la qualità dell’ambiente che ci circonda e quindi danno una qualità al nostro vivere quotidiano. Chiedete a un americano se potesse avere anche solo un mattone di queste ville che per noi sono la norma: le dimore storiche regalano al nostro territorio un percepito impalpabile che il mondo ci invidia».

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