San Giuseppe, il giovanissimo Jeroen Koopman illumina la conclusione di Pagine d'Organo
Si è conclusa domenica la 9° edizione di Pagine d'organo, rassegna preziosa organizzata da quel sodalizio di appassionati musicisti e musicofili che risponde al nome di Antiqua Vox che in molti ricordano come "Amici dell'Organo" quando col belga Christian Casse maestro organaro, correva l'anno 2009, ci fecero entrare per la prima volta, spettatori estasiati, grazie ad una telecamera ed un grande schermo, dentro il poderoso strumento della parrocchiale di San Giuseppe per scoprirne i segreti. Una rassegna che si è ritagliata uno spazio importante e specifico avendo puntato ad essere da subito la vetrina principe per i giovani talenti di questo complesso ed affascinante strumento considerato, a torto, mero accompagnamento delle funzioni liturgiche. E Treviso che annovera dentro le sue mura una tra le più alte densità d'organi antichi d'Europa, a cominciare dal Nacchini del 1750 di S.Maria dei Battuti, non poteva che esserne la culla ideale.
Chiusura, quella di domenica, davvero in bellezza con una sfida "in singolar tenzone" tra due coetanei: il " Fliegende Hollander" Jeroen Koopman, classe 1991, dal curriculum già prestigioso nonostante la giovane età e la gemma della prima mondiale del brano per 5 organi di Piet Kee ed il Dall'Orto- Lanzini, classe 1990, 3 tastiere, pedaliera diritta e parallela, registri a pomello, 3 mantici a cuneo, costruito ispirandosi alla scuola organaria settecentesca alsaziana e al grandissimo Johann Andreas Silbermann. Il filo conduttore della sfida era il "corale luterano", particolare forma di composizioni fiorita all'indomani della Riforma protestante avviata da Martin Lutero,, con brani di J.S.Bach, C.Kellner, A.Homilius e F.Mendelssohn che hanno coinvolto ed appassionato il numerosissimo pubblico, sapientemente preparato all'ascolto dalla prolusione del Maestro Massimiliano Raschietti. Scroscianti applausi e meritati bis hanno salutato il talentuoso giovane organista. Rspettata pure la tradizione che vuole, a conclusione d'ogni esibizione, la visita guidata all'interno dell'organo.