Treviso-Ostiglia, ripiantumato il "deserto" di luglio
E' la notizia che tutti, escursionisti e semplici cittadini amanti del verde, attendevano impazienti da tempo perchè proprio incrociando domenica scorsa un nutrito gruppo di "nordikwalkers" moglianesi alla loro prima uscita stagionale lungo l'Ultimo Miglio dell'Ostiglia, mi piangeva il cuore nel vedere quel tratto, compreso tra i due tunnel, il Po ed il Serenissima, brutalmente desertificato durante lo sfalcio-scempio del luglio scorso, ancora non ripristinato dopo le promesse fatte allora e ribadite successivamente in più occasioni. Un deserto che rendeva ancor più visibile l'altro orribile scempio del luogo , quella sorta di "souk"- immondezzaio di rifiuti d'ogni sorta, sempre rinnovato dai costanti abbandoni, quotidiano memento alla nostra totale idiosincrasia per la tutela ambientale. Immensa quindi la gioia stamane nel vedere una squadra di vivaisti all'opera intenti a ripiantumare il "deserto" . Agli oleandri, lauri, berberis e pyracantha previsti dal progetto originario concepito dall'architetto Gennaro Memmoli e, per la parte tecnica dall'ingegner Ubaldo Fanton che indicava come peculiarità identificativa del percorso che s'andava a creare lungo il sedime dell'ex ferrovia Treviso-Ostiglia il ripristino, laddove mancasse e la valorizzazione lì dove ancora esisteva, del bosco lineare, un polmone verde di ben 117 km, si sono messe a dimora altre essenze arbustive che hanno le stesse caratteristiche di rusticità e che regaleranno di nuovo splendide fioriture lungo tutto l'arco dell'anno. Già ora, in pieno inverno, il colpo d'occhio è di nuovo quello dell'estate scorsa e la gioia mia ha coinvolto persino il maestoso filare di carpini, dirimpettaio delle novelle piantine , facendogli inturgidire le gemme per l'emozione. Ogni promessa è debito ,scrissi a suo tempo, e fa davvero un piacere immenso constatare che, in questo caso, il debito è stato saldato nel migliore dei modi.
Vittore Trabucco