Scritte contro Zaia e i vaccini nel tunnel della Serenissima
Dopo poco più di due anni dalla sua realizzazione il tunnel Serenissima che sottopassa l'omonima strada comunale lungo l'Ultimo Miglio dell'Ostiglia fu oggetto, purtroppo, delle attenzioni dei pseudo-emuli di Banksy, Shepard Fairey ed Enrique Enn che lo insozzarono a dovere con "pittate" tanto incomprensibili quanto resistenti alla cancellazione per la composizione del liquido delle bombolette spray che usano abitualmente. Ora il povero manufatto pare diventato una sorta di neo-tazebao per questi insozzatori seriali essendo stato nuovamente stuprato per tutta la sua lunghezza e da ambo i lati. Bombolette alla mano si sono accaniti sulle pareti bianche vergando il loro pensiero sulla questione vaccini ma più che l'espressione di un dissenso politico qui ci si trova di fronte ad un palese dissesto mentale per un gesto di pura idiozia vigliacca e rabbiosa visto che, esaurite le bombolette spray, son passati ai pastelli per completare il lavoro. Ad essere preso di mira anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia equiparato a simboli di un tetro, terribile passato. Il risultato di tanto accanimento meschino è un manufatto deturpato pesantemente che sconcerta chi si trova a passare di là. E sono tanti! Di certo un biglietto da visita affatto raccomandabile per la promozione di una città che sta cercando con fatica e tenacia di proporsi come meta ambita per il dopo-Covid . Ora si dovrà ripulire, e ci si augura con solerzia, con un costo che graverà, giocoforza,sulla collettività e che invece dovrebbe pesare, pesantemente, sulle spalle dei responsabili di questa che non può per nessuna ragione essere derubricata a semplice bravata o ad un' esternazione sopra le righe ma ad un esecrabile danneggiamento di un bene pubblico che meriterebbe tutt'altra attenzione e cura.
Vittore Trabucco