Treviso-Ostiglia, ultimo miglio: il tunnel Po sempre allagato
Gli acquazzoni ripetuti di questi giorni hanno messo in evidenza che nulla è stato fatto per risolvere la criticità del sottopasso Po, il primo realizzato lungo l'Ultimo Miglio della "Strada del Respiro", la ciclo-pedonale TV-Ostiglia, che permette l'attraversamento sotterraneo della tangenziale di Treviso. Gli allagamenti costanti cui è soggetto sin dalla sua posa in opera, fine luglio 2017, documentati e segnalati a più riprese , non hanno evidentemente turbato affatto gli addetti ai lavori, nemmeno ora che il tratto in questione , aperto in pompa magna, governatore Zaia in testa, nell'aprile scorso, viene percorso da centinaia di persone quotidianamente, non solo per turismo, ma pure per recarsi al lavoro, a scuola o a far compere nei negozi e centri commerciali della zona. Una situazione che sconcerta ed avvilisce profondamente, anche per la figuraccia che si fa a livello europeo (transitano di qua numerosi gruppi di turisti provenienti da ogni angolo del Vecchio Continente) ,proprio ora che godiamo per nomina a Patrimonio dell'Umaniotà delle colline del prosecco. Si era parlato di pompe apposite posizionate ai lati per drenare l'acqua , già previste sul progetto.. Non installate, dunque, o, se collocate, affatto funzionanti. Basti vedere cosa accade lungo le fiancate d'ingresso dove le acque raccolte dalla tangenziale lungo piccole canalette tracimano allegre formando altri laghetti. Del resto non funziona nemmeno la serie di faretti a led, perennemente spenti, al momento solo un simpatico motivo d'arredo del tunnel e provvidenziale base d'appoggio per le "costruzioni" dei ragni e per le immancabili "scarpìe". Toc toc, se c'è qualcuno per cortesia batta un colpo, ed alla svelta!