San Giuseppe: il muro della vergogna
San Giuseppe. Siamo lungo il percorso della ciclopedonale Ostiglia tra la ferrovia per Vicenza e Castelfranco da un lato ed il campo di calcio "Fabio Artuso" dall'altro, ai piedi del terrapieno del cavalcavia della Noalese. Proprio qui , al centro del quartiere, in prossimità delle abitazioni, c'è il "muro della vergogna" costituito dalle immondizie gettate a più riprese dagli EVI, gli Eco Vandali Insulsi il cui unico scopo nella vita è lordare a più non posso l'ambiente dove, ecco il triste paradosso, vivono anche loro. E' una zona assai frequentata non solo dai ciclo-escursionisti ma da tutti i residenti che trovano un percorso comodo per raggiungere il centro-città vuoi per lavoro, vuoi per studio ,-- gli istituti scolastici sono lì a due passi, vuoi per raggiungere i negozi della zona Eden e quelli entro le mura. E' anche la passeggiata ideale per i nonni coi nipotini e per i genitori coi loro bambini, fuori dai pericoli del traffico e dallo smog della vicina statale Noalese con quel cavalcavia eretto negli anni '60 ed oggetto di recente di lavori di consolidamento e di allargamento per la realizzazione di una terza corsia per facilitare il traffico da e per via Bernardi. L'avvilente panorama che si ammira ora dalle finestre di casa fa da degna compagnia allo stato d'abbandono in cui versa da anni il campo di calcio, a gestione privata, in cui, nonostante diverse profferte d'impegno nulla è mai stato fatto, creando di fatto una sorta di "buco nero" in mezzo alle case del quartiere. Quel pezzo di terreno che è difficile chiamare, vedendolo , campo di calcio era stato realizzato in memoria di un bambino, Fabio Artuso, morto di tumore e grande appassionato di calcio.Adesso a completare il triste quadro c'è pura la discarica a cielo aperto lungo i contrafforti del cavalcavia, proprio a ridosso del cancello d'ingresso del terreno di gioco. In bella vista, naturalmente!