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Ats avvia i lavori per l'ampliamento dell'impianto di depurazione di Carbonera

Terminati i lavori il depuratore sarà alla potenzialità massima, così da servire 80 mila abitanti permettendo il collegamento di tutte le utenze del bacino degli 8 comuni serviti dall’impianto

Sono stati affidati alla ditta appaltatrice i lavori per il completamento del primo lotto per l’ampliamento dell’impianto di depurazione di Carbonera. In dirittura d’arrivo anche il secondo stralcio che consentirà di portare il depuratore alla potenzialità massima tale da servire 80 mila abitanti e permetterà il collegamento di tutte le utenze appartenenti al bacino degli 8 comuni attualmente serviti dall’impianto. L’investimento per questa prima fase dei lavori ammonta a 3 milioni e 400 mila euro. Il depuratore, inoltre, grazie agli importanti interventi e progetti di ricerca di cui è stato oggetto negli ultimi anni, si conferma un esempio di economia circolare in Italia e in Europa.

I lavori inizieranno indicativamente entro l’estate e si concluderanno in 10 mesi. Gli interventi in questa fase consistono nell’attivazione dei trattamenti primari e l’installazione delle apparecchiature elettromeccaniche dei vari comparti del depuratore, con tutte le predisposizioni idrauliche propedeutiche al successivo ampliamento del comparto biologico che consentirà, in futuro, di collegare tutte le utenze appartenenti al bacino degli 8 comuni che fanno riferimento all’impianto, ossia Carbonera, Breda di Piave, Maserada sul Piave, Villorba, Ponzano Veneto, Povegliano, Spresiano e Arcade. Sarà, inoltre, consegnato per l’estate il progetto esecutivo che servirà a costruire una palazzina a uso uffici e laboratori di ricerca. Il fabbricato sarà sede secondaria di Ats, in luogo di quella attualmente in locazione dove si trovano call center, ufficio bilancio e tariffa.

“L’opera che ci accingiamo ad effettuare al depuratore di Carbonera è di fondamentale importanza per il beneficio che ne trarranno tutte le utenze coinvolte sia per le indubbie ricadute positive sulla tutela dell’ambiente, argomento particolarmente caro all’azienda – spiega l’amministratore delegato di Ats, Pierpaolo Florian – Inoltre, il depuratore di Carbonera è un sito all’avanguardia in tutta Europa per i progetti di cui è stato oggetto negli ultimi anni”.

Fra questi, il programma europeo di sperimentazione Horizon 2020 Smart-Plant, coordinato dal professor Francesco Fatone dell’Università Politecnica delle Marche, che ha consentito una riduzione del 20% dei consumi energetici dell’impianto. L’impianto di depurazione di Carbonera è un esempio virtuoso in Italia e in Europa di bioeconomia circolare. Sono stati, infatti, ridotti i consumi energetici della linea fanghi del depuratore recuperando fanghi arricchiti di fosforo. Inoltre, nell’ambito di questo programma, è stata implementata una tecnologia per produrre i precursori di bioplastiche biodegradabili dalla stessa cellulosa presente nelle acque reflue e attraverso processi fermentativi. Una parte delle tecnologie studiate sono state replicate sul progetto di ampliamento dell’impianto di depurazione di Salvatronda di Castelfranco Veneto.

Inoltre, è entrato in funzione a febbraio 2021 un sistema a microturbine che consente di produrre energia elettrica e termica grazie al trattamento del biogas che deriva dal trattamento dei fanghi. Una tecnologia innovativa che permetterà di abbassare ulteriormente in modo significativo le emissioni, pur garantendo il massimo dell’efficienza energetica. La turbina produrrà circa 400 mila kw all’anno, con un abbattimento dei consumi energetici ulteriore del 20%, per un risparmio annuo in termini di ridotto acquisto di energia di circa 60 mila euro. L’energia prodotta verrà riutilizzata interamente all’interno dell’impianto, riducendone così l’acquisto esterno e migliorando le performance di funzionamento del depuratore.

“Siamo orgogliosi di quello che Ats sta realizzando per l’impianto di depurazione – dice il sindaco di Carbonera, Federica Ortolan – Particolarmente significativo è il progetto di ampliamento, ma anche quanto è stato fatto in termini di progetti innovativi di sostenibilità ambientale che fanno sì che il depuratore sito a Carbonera sia un punto di riferimento in Europa, in Italia e nel Veneto”.

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