Anche Ponzano è un comune a “Spreco Zero”
Il Comune ha firmato la carta "Spreco Zero", il decalogo di buone pratiche contro gli sprechi alimentari, idrici, energetici lanciato un anno fa da Last Minute Market
Ponzano in prima linea contro lo spreco alimentare. Il Comune, infatti, ha firmato la carta “Spreco Zero”, il decalogo di buone pratiche contro gli sprechi alimentari, idrici, energetici lanciato un anno fa da Last Minute Market, società spin off dell’Università di Bologna che opera in tutto il Paese con progetti territoriali volti al recupero di beni invenduti a favore di enti caritatevoli. Attualmente sono più di mille i comuni italiani che hanno deciso di sottoscrivere questa carta tra i quali Milano, Torino, Bologna, Venezia e Trieste.
Per concretizzare l’adesione a questa importante iniziativa, il Comune ha ipotizzato l’apertura di un supermercato molto particolare: al suo interno, infatti, si potrà trovare cibo in scadenza ma ancora rimasto invenduto. Cibo che verrà distribuito gratuitamente ai soggetti più svantaggiati. Per fare ciò il comune virtuoso ha deciso di coinvolgere i negozianti locali con lo scopo di recuperare il più velocemente il maggior numero di prodotti invenduti. Per il momento si tratta solo di una bella idea ancora in fase di sviluppo ma speriamo che molto presto diventi anche una splendida realtà. Il problema dello spreco alimentare, infatti, è molto serio e non riguarda solo il nostro Paese ma anche una fetta importante dell’intero pianeta.
Con l’aumento dei consumi, cresce anche la quantità di cibo che viene quotidianamente sprecato.
Secondo il rapporto della Fao Global Food Losses and Food Waste del 2011 (Perdita e spreco di cibo a livello mondiale), un terzo del cibo prodotto in tutto il mondo viene sprecato; ogni anno nei paesi ricchi viene persa una quantità di cibo equivalente a quella prodotta nell’Africa sub-sahariana (222 milioni di tonnellate contro i 230); negli Stati Uniti il 30% del cibo prodotto ogni anno viene gettato via; l'ammontare di cibo che va perduto o sprecato ogni anno è equivalente a più di metà dell'intera produzione annuale mondiale di cereali (2,3 miliardi di tonnellate nel 2009/2010). In Europa e in Nord America lo spreco pro capite è calcolato intorno ai 100 kg all'anno, mentre in Africa sub-sahariana e nel sudest asiatico ammonta a circa 10 kg l'anno.
Dei numeri che fanno rabbrividire ma che danno uno spaccato molto dettagliato di una situazione a cui bisogna porre rimedio.