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Savno punta sull'innovazione: per la racconta differenziata arriva il robot Uolli

Il nuovo sistema automatizzato per la movimentazione, il prelievo e lo svuotamento dei bidoni dei rifiuti rappresenta una svolta epocale per l'azienda di Vittorio Veneto

Savno (Servizi Ambientali Veneto Nord Orientale) punta sulla tecnologia e l'innovazione grazie al nuovo robot Uolli "made in Vittorio Veneto". L'azienda trevigiana, infatti, dopo aver presentato lo scorso giugno al pubblico il nuovo sistema automatizzato per la movimentazione, il prelievo e lo svuotamento dei bidoni dei rifiuti, si è posta ora l'obiettivo di introdurlo in servizio già dal 2022. Uolli rappresenta difatti una svolta epocale nel settore della racconta differenziata in quanto «consente di svolgere in modo rapido e preciso tutte le operazioni di raccolta e pesatura del rifiuto, oltre che tutelare la sicurezza dei lavoratori che, grazie a questa nuova tecnologia, non entreranno più a contatto con potenziali sostanze contaminanti, trasformando dunque gli attuali operatori ecologici in dipendenti "smart" altamente istruiti anche in ambito robotico» afferma il presidente di Savno, Giacomo de Luca.

Nel dettaglio, Uolli (progetto costato centinaia di migliaia di euro) è gestito da un'intelligenza artificiale che permette lo svuotamento dei bidoni tramite un braccio con pinza governato da una rete neurale che opera tramite "image processing" con precisione al millimetro. Attraverso una telecamera posizionata sul braccio viene infatti analizzata l'area da svuotare che viene poi inviata ad un monitor gestito da un operatore all'interno dell'ecomezzo. Il bidone viene quindi identificato automaticamente grazie ad avanzati algoritmi di visione artificiale a machine learning, permettendo all'operatore ecologico di lavorare senza mai scendere dalla cabina. Inoltre, grazie ad una ventosa e a dei motori elettrici, il robot può afferrare uno alla volta ogni tipologia di bidoncino in uso agli utenti, per poi pesarne a mezz'aria il quantitativo e svuotarlo infine nel cassone. 

«Come azienda puntiamo molto sui nuovi mezzi tecnologici da mettere a disposizione dei nostri dipendenti - commenta entusiasta il presidente de Luca - Purtroppo, però, gli autisti in possesso delle specifiche patenti sono sempre meno, tanto che pur di trovare nuovi giovani da formare siamo disposti anche ad anticipare i costi per il conseguimento della patente adeguata. Si tratta di un lavoro non poi così difficoltoso, un mestiere che, tra l'altro, permette di aiutare nella tutela dell'ambiente per un miglioramento generalizzato della qualità della vita dei cittadini. Nonostante questo rimane comunque la difficoltà di trovare nuove persone pronte a mettersi in gioco in questo settore». Una questione, quella della carenza di nuovi autisti, che fortunatamente non è peggiorata a seguito dell'introduzione del Green Pass obbligatorio sui luoghi di lavoro. «Al momento, nonostante la disposizione del Governo, non abbiamo subito disagi o avuto difficoltà nella gestione dei nostri dipendenti. Inoltre, abbiamo messo a disposizione di tutti loro dei centri convenzionati per effettuare i tamponi, cosicché si possa procedere da qui in avanti con l'ordinario servizio, senza andare ad intaccare in alcun modo la raccolta dei rifiuti» chiosa de Luca.

Raccolta differenziata che, in Savno, è ormai sempre più green. L'azienda ha difatti da tempo scelto di puntare su mezzi a biometano con l'obiettivo di avere un flotta alimentata con carburanti sostenibili e autoprodotti grazie al partenariato pubblico-privato. Una scelta volta al migliorarmento della qualità dell’aria riducendo le emissioni di CO2. «La nostra è una proposta che va nella direzione di una vera e propria economia circolare spinta - conclude de Luca - Partendo dai rifiuti organici, compresa l'erba, oggi siamo difatti in grado di produrre in casa biometano ed energia elettrica sia per i nostri mezzi che per le strutture aziendali, considerando anche che il rifiuto secco lo facciamo diventare "compost". Questo ci permette di ridurre i costi generali e persino di diminuire la manutenzione ordinaria su tutti i veicoli in servizio, per una rinnovata attenzione ai consumi nell'ottica di una azienda sempre più green ed ecosostenibile».

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