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79° Giro del Belvedere a Cordignano: vince Alexandr Riabushenko della Palazzago

Al secondo posto arriva invece Hamilton con la nazionale australiana, mentre al terzo Fabbro del Cycling Team Friuli che già a Pasqua aveva agguantato l'oro a Codognè

CORDIGNANO Un'azione incisiva e un altro risultato di prestigio: Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli) si è riconfermato uno degli atleti più in forma del momento centrando una strepitosa terza posizione al 79° Giro del Belvedere, gara internazionale andata in scena lungo i 166,6 km di Villa di Cordignano. Ad alzare le braccia al cielo è stato però il bielorusso Alexandr Riabushenko della Palazzago, mentre al secondo posto è arrivato Lucas Hamilton con la nazionale australiana.

Sulle strade trevigiane bagnate anche dalla pioggia il ventiduenne udinese, molto brillante nel corso dell'ultima delle due ascese al gran premio della montagna del Montaner, si è reso protagonista insieme al Campione Europeo Aleksandr Riabushenko e al forte australiano Lucas Hamilton dello strepitoso finale e dell'irresistibile allungo che ha deciso le sorti della sfida di categoria 1.2U accaparrandosi, poi, un terzo gradino del podio di assoluto spessore. Per la formazione bianconera dopo la terza piazza del primo anno Filippo Ferronato al Circuito del Termen di Cimetta di Codognè è arrivata, dunque, un'altra bellissima soddisfazione "pasquale". 

"La gara è stata particolarmente difficile, soprattutto nella prima parte," ha spiegato il Ds dei friulani Renzo Boscolo, "A memoria, non ricordo di aver mai visto un Belvedere senza fughe. I ragazzi hanno gestito la corsa benissimo e Alessandro Pessot è stato molto bravo a provare l'evasione, ma la velocità era veramente altissima. In vista della salita abbiamo lavorato per portare Matteo nelle migliori posizioni e lui ha ripagato i compagni con un'ottima prestazione. Siamo davvero orgogliosi di quanto ha fatto, non solo per il risultato ma anche perché ha davvero lottato come un leone, dando il mille per mille per provare a vincere e dimostrando di avere un grande carattere!" .

"Durissima, una gara davvero dura, il Belvedere, mamma mia. Era la gara, assieme al Piva e poi a Negrar, alla quale tenevo di più. La vittoria è arrivata anche con un pò di fortuna. Ho corso senza sprecare energie. Ho assaggiato la salita, una vera rampa di lancio. Poi quando è partito Hamilton, l'ho seguito e nell'arrivo leggermente in salita ho avuto la meglio. E poi vincerla con la maglia di campione europeo. Un sogno". Classe da vendere, intelligente, in maglia bianco azzurra di campione europeo, Alexandr Riabushenko è il settantanovesimo vincitore del Trofeo internazionale Belvedere. Si cambia nel gazebo allestito dall'organizzazione per i primi tre arrivati. Si deterge con delle salviette ed è pronto a salire sul podio a ricevere il meritato premio. E' il capitano indiscusso del Team Palazzago Amaru' Sirio che poi abbraccia il compagno Francesco Romano.

"Una corsa bellissima, e un grazie a tutta la squadra. Sono stati tutti fantastici. Francesco Romano, Grodziki, Branchini, Necci. La vittoria è anche merito loro e della tattica adottata da Olivano Locatelli, il mio diesse. Vincere qui in Veneto è come vincere un mondiale". Visibilmente emozionato Olivano Locatelli. La quarta vittoria da direttore sportivo sul tracciato del Belvedere, prima con Gotti poi Caruso, Popovic ed ora Riabushenko. "Non è da me fare i complimenti ma Alexandr è davvero un grande corridore". Nona piazza anche per Francesco Romano al Belvedere. E nella gara del Termen il giorno di Pasqua un ottimo ottavo posto per Manuel Belloni, milanese, non ancora diciannovenne, alla prima gara nella categoria under23. Ed ora tutte le attenzioni del team saranno rivolte a Negrar (VR), quarta gara delle corse più belle in assoluto, assieme al Piva, Belvedere, Negrar e San Vendemiano. 

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