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Addio al Gran Gala Ciclistico: dopo 30 anni arriva lo stop definitivo

L'organizzatore Dino Netto spiega la scelta di non dare seguito al tradizionale appuntamento di Conegliano: "Abbiamo fatto come i campioni che smettono all'apice del successo"

CONEGLIANO La stagione 2015 del grande ciclismo si avvicina alla conclusione ma stavolta non sarà come sempre. Per la prima volta, dopo ben 30 anni, mancherà il Gran Gala Ciclistico Internazionale di Conegliano che a metà di ottobre celebrava l’atto finale, festeggiando i protagonisti della stagione ed i campioni di oggi e di ieri. “E’ stata una decisione sofferta che tuttavia meditavo da tempo – spiega Dino Netto, storico patron della manifestazione coneglianese – e sono tutt’oggi convinto di aver fatto la scelta migliore. Io ho sempre ammirato i campioni che smettono all’apice del successo perché credo che le cose importanti debbano concludersi in bellezza. Noi lo abbiamo fatto festeggiando il trentennale con una manifestazione che ha riscosso pieno successo. Nella vita, qualche volta, bisogna saper dire basta e accontentarsi”.

Nel 1985 Dino Netto, grande appassionato di ciclismo, aveva avuto l’intuizione di creare un grande appuntamento dedicato ai campioni del ciclismo: all’epoca, ne esistevano diversi in varie parti d’Italia, ne mancava uno importante in Veneto, che pure era (ed è tuttora) il cuore pulsante di questo sport. Con il passare degli anni, il successo della manifestazione di Conegliano era cresciuto in maniera esponenziale, mentre altri eventi simili via via scomparivano. “E’ stato un lavoro enorme – continua Netto – svolto con grande passione. Tante soddisfazioni, tante difficoltà, qualche amarezza, ma questa è la vita. Posso dire che ne è valsa la pena, soprattutto perché abbiamo portato al Gran Gala tutti i più grandi campioni del ciclismo del dopoguerra. Un rammarico? Non ne ho mai fatto mistero: ho spesso avuto la sensazione che gli assi stranieri apprezzassero il nostro impegno e la nostra ospitalità molto più di alcuni italiani, ma bisogna accettarlo”.

Il nome del Gran Gala Ciclistico Internazionale ha fatto il giro del mondo e si è fatto conoscere anche al di fuori dell’ambiente delle due ruote, grazie alle numerose iniziative collaterali che si sono succedute nel corso degli anni arricchendo l’evento di contenuti sociali e culturali: mostre di pittura, di orologi, di auto d’epoca; convegni e riunioni a livello internazionale; concerti; raduni per i bambini e le famiglie. “Trent’anni a tutta – conclude Dino Netto – sull’onda di un entusiasmo che negli ultimi tempi era venuto un po’ a mancare. Ecco perché ci siamo fermati, per difendere il buon nome di una manifestazione che è stata e rimarrà unica”.

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