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Benetton Rugby, Bortolami: «Consapevoli dei nostri errori, ora troviamo le soluzioni»

Il coach degli avanti e della touche dei Leoni: «Cerchiamo di imparare da quello che non ha funzionato e soprattutto noi allenatori dobbiamo cercare delle soluzioni»

Domenica pomeriggio il Benetton Rugby è atteso dalla seconda trasferta consecutiva in terra gallese contro gli Ospreys. Duvenage e compagni devono ancora sbloccarsi in questo Guinness PRO14 e a Swansea vogliono provare a raccogliere il primo risultato positivo stagionale. A presentare la partita è Marco Bortolami, allenatore degli avanti e della touche dei Leoni.

Si aspettava un inizio di stagione difficile?
«Così difficile onestamente no, è chiaro che sono state quattro partite diverse. Nelle prime due abbiamo giocato contro le due finaliste del campionato, perciò sapevamo che sarebbero state due gare molto complicate, però devo dire che abbiamo dato dei buoni segnali. Le ultime due invece, anche a causa  della pausa tra i due incontri, sono state più difficili da mandare giù, credo ci sia mancato qualcosa dal nostro punto di vista e credo che già adesso possiamo esprimere qualcosa in più. Chiaro che cerchiamo di imparare da quello che non ha funzionato e soprattutto noi allenatori dobbiamo cercare delle soluzioni».

Cosa deve migliorare la squadra rispetto alle ultime prestazioni?
«Ci sono delle cose più evidenti, in cui le risposte sono un po’ più semplici. Ad esempio contro Cardiff, in parte anche con gli Scarlets, siamo andati un po’ in difficoltà davanti e la disciplina ci ha abbandonato nella difesa dei drive ed in mischia chiusa, questo ha messo sotto pressione la squadra. Quando giochi in condizioni difficili, è molto difficile venire a capo in partite così chiuse nel punteggio quando la tua disciplina non ti supporta, per cui dobbiamo capire il perché. Ripeto, noi allenatori per primi abbiamo le nostre responsabilità nella preparazione della partita, ma sono fiducioso perché so che i giocatori valgono di più di quello che si è visto in campo. Dobbiamo lavorare nella direzione che abbiamo individuato per essere più performanti».

Che gara si aspetta domenica contro gli Ospreys?
«Gli Ospreys sono una squadra molto simile agli Scarlets e Cardiff. Ha una difesa aggressiva, è una squadra che comunque gioca, come Cardiff. Il tempo dovrebbe essere buono, per cui mi aspetto una partita un po’ più aperta. Mi aspetto che impariamo da quello che non ha funzionato nelle ultime due partite per metterlo in pratica e avere delle performance che ci garantiscano di giocarci il risultato fino alla fine; questo mi aspetto».

Quali aspetti di gioco rendono gli Ospreys più pericolosi?
«Loro sono una squadra abbastanza solida davanti e nella conquista, ma che ha del talento anche nei trequarti. Credo che sia questo equilibrio nell’essere competitivi e mettere fisicità, ma anche coprire gli spazi allargati perché hanno dei trequarti con delle buone qualità e talento, per cui serve equilibrio soprattutto se le condizioni del tempo saranno un po’ meno a senso unico come è stato contro Cardiff».

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