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Football Americano: i Castelfranco Cavaliers battono gli Islanders

Ottima partita per i ragazzi d Kim Ewè che continuano a sognare il primo posto nel girone D di Seconda Divisione. Battuti gli avversari storici

CASTELFRANCO VENETO Negli Stati Uniti li chiamano "Defining Moments", in italiano possiamo semplicemente parlare di "momenti di capitale importanza". Questo appellativo vale senza dubbio per la partita che è andata in programma sabato 25 Aprile allo stadio Casee di San Martino di Lupari, meraviglioso impianto che da questa stagione fa da cornice (e da casa) ai Castelfranco Cavaliers e alle loro partite.

In campo, davanti ad un pubblico da grandi occasioni, erano ad affrontarsi i Cavs ed i loro più grandi rivali, quegli Islanders Venezia fino ad ora inarrivabili per la squadra di Castelfranco e scoglio da superare obbligatoriamente per provare ad arrivare primi nel girone D del campionato di Seconda Divisione. Sulla carta (e a livello statistico) tutta era fuorché una gara facile per i padroni di casa: nonostante lo scivolone in trasferta patito contro i Muli Trieste gli Islanders arrivavano alla gara come i favoriti d'obbligo, avendo inflitto al team di Kim Ewé l'unica sconfitta stagionale grazie ad un gioco di corse esaltato dalla grande fisicità dei Blue Teal ed una solidità difensiva che aveva annichilito un offense che dovrà fare a meno di Marco Cecchin, uno dei suoi giocatori più forti, per il resto della stagione.

Sono i Cavaliers con Garbui a calcare il Kick-off che da il là partita ma nonostante i proclami la difesa non pare subito lucida e gli Islanders, seppur aiutati da una incredibile sequela di flag a favore, si portano senza grosse difficoltà nella Red-Zone avversaria. Consapevoli di trovarsi di fronte un avversario di grande livello i Cavaliers però non vacillano e grazie alla pressione di De Caro riescono a recuperare il pallone con Garbui che si invola verso la endzone veneziana venendo fermato a pochi passi dal bottino pieno. I nostri non sbagliano in questa situazione ed è Andrea Zambon a portare dentro il pallone e a a dare il primo vantaggio alla squadra di Ewé. La difesa rosso-nera torna in campo preparata per affrontare la prevedibile sfuriata dei veneziani ma già dopo le prime battute è chiara ed evidente la differenza di motivazioni tra le due squadre in campo: i Cavaliers mordono e lottano su ogni pallone mentre gli Islanders non riescono minimamente a scalfire il muro difensivo preparato da Coach Franco Bernardi ed esaltato da individualità come quelle di De Caro, Tiatto, Scudiero e Pilotto. Se loro sono le certezze, le sorprese sono una linea difensiva finalmente impenetrabile dopo le sofferenze patite nelle prime 4  gare e le prestazioni dei due Rookie Marazzato e Makhoka che si stanno trasformando in giocatori capaci di fare per davvero la differenza.

Scorre così via veloce la partita, con gli Islanders che si schiantano contro la difesa Castellana senza trovare il bandolo della matassa e con l'attacco Cavs che per la seconda partita consecutiva fa a fette la controparte avversaria segnando con Andrea Zambon, Fabio Simioni, Mattia Tacchetto, Andrea Geremia e Mattia Zambon prendendosi inoltre il lusso di portare il pallone in endzone per 2 punti dopo un Extra Point bloccato. La prima metà di partita si chiude 29-0, mentre la seconda metà di gara è un semplice interludio all'ovazione che il pubblico di casa non può non tributatore ad un squadra che sta, passo dopo passo, scrivendo la pagina più bella della propria storia. Basta il punteggio finale di 36-3 a raccontare la partita, una partita nella quale è persino entrata in gioco la Mercy Rule (la regola introdotta dalla Federazione per rendere meno umilianti le sconfitte) a rendere ancora più bruciante per gli ospiti una partita che difficilmente potrà essere dimenticata. Al di là della meritatissima vittoria cosa resta di questa partita? Resta che i Cavaliers hanno giocato e vinto con un autorevolezza mai mostrata in questi ultimi anni, resta che i Cavaliers hanno rotto un altro taboo, quello di battere gli Islanders, e hanno finalmente convinto sia offensivamente che difensivamente, dimostrando di essere cresciuti in maniera esponenziale dallo scontro di Mirano e dalla stagione scorsa.

La squadra sembra essere in uno stato di grazia e vincere aiuta a vincere, ma il football non è la matematica e per sconfiggere i propri avversari serve mantenere sempre l'umiltà e l'impegno al massimo. Sapranno i ragazzi di Kim Ewé e Franco Bernardi non farsi travolgere dall'entusiasmo e proseguire la loro strada verso una storica qualificazione ai Playoff espugnando un campo prestigioso come il Plebiscito di Padova dei redivivi Saints Padova? Per arrivare in alto, mancano ancora tanti gradini....

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