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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sport Cison di Valmarino

Da dieci nazioni diverse per pedalare all'attesissima D+ Ultracycling Dolomitica

Inizia il conto alla rovescia in vista di quella che, con i suoi 624 chilometri e 16 mila metri di dislivello, è stata definita la corsa ciclistica più dura la mondo. Partenza il 26 agosto da Cison da Valmarino ed iscrizioni prorogate sino al 15 agosto. Tanti gli stranieri, mentre sul fronte italiano è confermata la partecipazione dell'olimpionica di scherma Dorina Vaccaroni

CISON DI VALMARINO C’è il tedesco Norman Baum che ha trascorso settimane ad allenarsi sulle Dolomiti. Ci sono i francesi Roland Chavent, ex nazionale di sci nordico, e Pascal Bride, che si divide tra la passione per la bicicletta e quella per la musica (suona con l’orchestra sinfonica di Mulhouse, in Alsazia). C’è il britannico Piers Dryden, che lavora come avvocato alle Isole Cayman. E ci sono tre amici, Poonkiat Reungpoca, Navin Munkhern e Poom Pianpak, che per partecipare alla D+ Ultracycling Dolomitica arriveranno persino dalla Thailandia. E poi gli italiani: Carlo Brussa e Omar Di Felice, che sulle Dolomiti andranno a caccia della maglia tricolore. Il vicentino Luciano Zattra, che la maglia tricolore (categoria "Solo Senza Auto di Supporto") ce l’ha già sulle spalle. L’ex professionista Fabio Sacchi, ex gregario di Mario Cipollini e Alessandro Petacchi (tre partecipazioni al Giro d’Italia e sei al Tour de France), che pedalerà tra le vette dolomitiche con l’obiettivo di conquistare la qualificazione per la mitica Race Across America.

A tre settimane dal via, la febbre per la D+ Ultracycling Dolomitica, che scatterà il 26 agosto da Cison di Valmarino, è sempre più contagiosa. Anche se la chiusura delle iscrizioni è stata prorogata al 15 agosto, il cast è ormai quasi completo: oltre all’Italia, sono nove le nazioni rappresentate: in ordine sparso, Germania, Francia, Austria, Danimarca, Svizzera, Belgio, Galles, Inghilterra e Thailandia. Tra gli “eroi” che si stanno allenando da mesi per affrontare quella che è stata definita la corsa ciclistica più dura al mondo, c’è anche un nome noto al grande pubblico: Dorina Vaccaroni. L’ex fuoriclasse della scherma azzurra (un oro, un argento e un bronzo alle Olimpiadi e quattro Coppe del Mondo vinte nel fioretto), è un’appassionata di bicicletta e, dopo aver preso parte a diverse granfondo, si è avvicinata al mondo dell’ultracycling partecipando a gare in Italia e all’estero. Sarà il suo debutto alla D+ Ultracycling Dolomitica: una grande sfida, prima di tutto contro sé stessa.                             

Valida come terza e ultima prova del campionato italiano e come prova di qualificazione per la Race Across America, la corsa del mito a stelle e strisce, la D+ Ultracycling Dolomitica (anche nel 2016 dedicata a Vito Favero, ciclista trevigiano dei tempi eroici) si svilupperà per 624 chilometri attraverso Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, toccando sei province (Treviso, Vicenza, Belluno, Trento, Bolzano e Pordenone) e 76 Comuni. Sedici i passi montani e dolomitici da affrontare: in successione, il Combai-Madean-Pianezze, il Monte Tomba-Monte Grappa e poi i passi Gobbera, Broccon, Manghen, San Pellegrino, Fedaia, Pordoi, Campolongo, Valparola, Giau, Staulanza, Duran e Forcella Aurine, per poi concludere con il Nevegal e La Crosetta. Totale: 16 mila metri di dislivello positivo. Con passaggio finale sul celebre Muro di Ca’ del Poggio, la salita dei campioni tra i vigneti di San Pietro di Feletto.  

Previste tre categorie di partecipazione: Solo (con ammiraglia al seguito), Solo Self-Supported (in totale autosufficienza) e Team (una sorta di staffetta per squadre formate da 2 o 4 atleti). Il conto alla rovescia verso la grande sfida prosegue. 

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