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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Europei Under 20 di scherma: Jacopo Bonato è d'oro con la squadra di fioretto

L'allievo di Francesca Dalessandri a Scherma Treviso è partito con il ruolo di riserva ma ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa, vincendo tutte le frazioni di gara in cui è stato impegnato

Il mercoledì da leoni della scherma azzurra regala una medaglia d’oro e due di bronzo. Ha il sapore del trionfo per l’Italia la quinta giornata dei Campionati Europei Giovani e Cadetti di Novi Sad 2022 che segna la conclusione del programma dedicato agli Under 20. Il team di fioretto maschile, composto da Giulio Lombardi, Tommaso Martini, Damiano Di Veroli e dal trevigiano Jacopo Bonato vince l’oro, mentre due terzi posti arrivano dalla spada maschile (Filippo Armaleo, Enrico Piatti, Simone Mencarelli e Matteo Galassi) e dalla sciabola femminile con Mariella Viale, Manuela Spica e le padovane Carlotta Fusetti (Petrarca) e Lucia Stefanello (Padova Scherma).

Inarrestabile è stata la marcia degli azzurrini, guidati a fondo pedana da Giuseppe Pierucci e dall’olimpionica Francesca Bortolozzi, Maestra della Comini Padova. Senza storia sia il match del tabellone da 16, vinto per 45-25 contro Israele, che l’assalto dei quarti con l’Ungheria chiuso con un ancor più netto 45-22. In semifinale il quartetto Martini-Di Veroli-Lombardi-Bonato ha trovato la Francia, prendendo subito il comando dell’incontro e mettendo tra sé e i transalpini un margine aumentato stoccata dopo stoccata. Il 45-31 che ha consegnato all’Italia il pass per la finale è specchio fedele di una sfida tutta tinta d’azzurro. S’è arrivati così al match per la medaglia d’oro contro la Polonia. Una finale equilibratissima: l’Italia parte forte, i polacchi si rifanno sotto e dalla terza frazione in avanti sorpassano e danno la sensazione di scappar via. Da lì, ciascuno per la propria parte, gli azzurrini riescono a restare nell’incontro riavvicinandosi pian piano: Lombardi ci riporta a -3, Di Veroli si scatena e archivia l’ottava frazione in parità, Martini chiude completando il capolavoro: 45-41 per l’Italia, titolo europeo e Inno di Mameli che risuona alla Spens Arena. Jacopo Bonato, allievo di Francesca Dalessandri a Scherma Treviso, è partito con il ruolo di riserva ma ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa, vincendo tutte le frazioni di gara in cui è stato impegnato. “Dedico questo oro – sono state le parole dell’atleta trevigiano a fine gara - ai miei compagni, ai miei maestri a casa, alla mia famiglia e all’organizzazione azzurra che qui è stata straordinaria”.

Come detto, è arrivato il bronzo per la sciabola femminile azzurra. Prestazione eccellente anche quella offerta dal quartetto Viale-Fusetti-Stefanello-Spica, condotte a fondo pedana dai maestri Tommaso Dentico e Sorin Radoi. Debutto convincente con la Gran Bretagna, sconfitta 45-18, poi il quarto di finale comandato fin dal principio contro la Polonia e che ha visto le azzurrine imporsi per 45-38. Lo stop è arrivato però in semifinale contro l’Ungheria, che facendo suo il match per 45-18 ha dirottato l’Italia alla sfida per il bronzo contro la Turchia. Grintose e con tanta voglia di tornare a casa con una medaglia, le azzurrine si sono prontamente riscattate vincendo la sfida contro le turche per 45-42 e conquistando il terzo gradino del podio. Carlotta Fusetti e Lucia Stefanello sono state protagoniste in tutti match della squadra azzurra, recitando un ruolo da protagoniste. “Non è stata una giornata facile e anche il match per il bronzo è stato complicato – ha commentato la gara Carlotta Fusetti -  ma siamo state squadra nei momenti più difficili; volevamo tanto la medaglia e siamo riuscite a prenderla”. “Sapevamo che avevamo delle buone possibilità – le fa eco Lucia Stefanello - e volevamo andare a podio, dispiace per com’è andata la semifinale con l’Ungheria dove forse non siamo state sufficientemente ‘cattive’ ma ci siamo riprese al meglio nell’assalto per il bronzo”.

Luccica anche il bronzo degli spadisti. Il cammino di Armaleo, Piatti, Mencarelli e Galassi, seguiti dai maestri Paolo Zanobini e Mario Renzulli, è cominciato con una schiacciante affermazione per 37-22 sulla Bulgaria. A seguire, l’Italia ha conquistato un posto tra le “top 4” grazie al successo con il punteggio di 45-41 contro l’Estonia, in un assalto teso, a lungo fermo dopo un cartellino nero per passività a un componente della squadra estone, gli azzurrini sono stati però bravissimi a restare concentrati e a imporsi 45-41. Qui il grande rimpianto di un’ottima semifinale disputata contro la Svizzera, testa di serie numero 1 del tabellone: un incontro equilibratissimo, condotto punto a punto, e vinto dagli elvetici per 30-29 solo al minuto supplementare. Con tanta rabbia e adrenalina dentro, gli spadisti azzurri sono riusciti però a conquistare meritatamente il terzo gradino del podio, battendo la Francia per 38-34 nella finale per il bronzo.

L’Italia conclude così la spedizione Under 20 con sette medaglie. A livello individuale sono arrivati l’oro del fiorettista Giulio Lombardi, l’argento di Irene Bertini nel fioretto femminile e il bronzo dello spadista Matteo Galassi. Quattro volte gli azzurrini sono saliti sul podio nelle prove a squadre: d’oro il team dei fiorettisti con Giulio Lombardi, Tommaso Martini, Damiano Di Veroli e Jacopo Bonato, argento per gli sciabolatori Pietro Torre, Emanuele Nardella, Lorenzo Ottaviani e Giorgio Marciano, poi i bronzi degli spadisti Filippo Armaleo, Enrico Piatti, Simone Mencarelli e Matteo Galassi e delle sciabolatrici Mariella Viale, Carlotta Fusetti, Lucia Stefanello e Manuela Spica.

Speciale la dedica di tutti i medagliati di oggi: alle compagne delle squadre di fioretto femminile e spada femminile che ieri hanno lasciato la gara prima dei rispettivi assalti contro la Russia.

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