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Pattinaggio, Polisportiva Casier sul podio tricolore con Paolì e Carrer

A Cassano d’Adda titolo italiano juniores per Davide (100 metri sprint in corsia) e bronzo ragazze per Ilaria (300 metri sprint), ma a Casier esplode il problema pista

CASIER Un oro e un bronzo, per la Polisportiva Casier, ai campionati italiani su strada di pattinaggio corsa. A Cassano d’Adda, nel Milanese, sono saliti sul podio tricolore due delle punte di diamante della società trevigiana. Davide Paolì ha vinto il titolo juniores nei 100 metri sprint in corsia. Per la giovane freccia di Dosson, allenato da Andrea Bighin, è il completamento di un poker di maglie tricolori sulla distanza breve, iniziato nel 2015 e proseguito ininterrottamente sino a questa stagione. Terza piazza, invece, per Ilaria Carrer, ancora protagonista nei 300 metri sprint della categoria ragazze, dove si presentava da campionessa uscente. 

Schierando a Cassano d’Adda anche Luca Marcon, Camilla Beggiato, Giulia Serena Alessia Amadi, Margherita Caverzan, Luca Cavallaro, Giacomo Serena e Carlotta Camarin, la Polisportiva Casier ha colto pure un ottimo 18° posto in una graduatoria di società in cui figuravano oltre ottanta sodalizi provenienti da tutta Italia.   E’ tutto oro quel che luccica? Purtroppo, no. Gli ottimi risultati degli atleti della Polisportiva Casier, unica società trevigiana attiva nel panorama agonistico del pattinaggio corsa, vanno oltre le difficoltà che il club quotidianamente affronta per la mancanza di una pista d’allenamento in paese. 

“Il progetto per la costruzione del nuovo impianto è pronto – spiega il presidente della Polisportiva Casier, Bruno Sartorato –. L’anello verrebbe collocato nell’area verde a ridosso della palestra di via Basse a Casier, in modo da utilizzare gli spogliatoi della stessa palestra. L’amministrazione comunale si è anche detta disponibile a finanziare l’opera. Ma da mesi è tutto fermo: continuiamo ad aspettare risposte che non arrivano”. La sezione pattinaggio corsa della Polisportiva Casier conta un centinaio di tesserati, di tutte le età. Il palmarés della società è glorioso. Dal 2012 a oggi, il club trevigiano ha conquistato un bronzo mondiale con Giacomo Serena (2016), tre argenti e due bronzi europei con Davide Paolì e Carlotta Camarin, 59 medaglie tricolori, oltre 100 podi regionali. 

“Le due medaglie di Cassano d’Adda aumentano il rammarico per quello che potrebbe essere e non è – continua Bruno Sartorato -. Gli atleti e i tecnici, che per allenarsi devono andare a Marghera o a Rovigo, chiedendo sacrifici a sé stessi e alle famiglie, sono sempre più in difficoltà. C’è anche un paradosso: atleti di altre realtà chiedono di far parte della nostra squadra, noi li accogliamo volentieri, ma poi non abbiamo una pista da mettere a disposizione per gli allenamenti”. L’ultima doccia fredda è di questi giorni: “Il Comune di Treviso – conclude Sartorato - ci ha vietato di utilizzare la pista esterna dell’impianto delle Acquette perché non in regola con le norme di sicurezza. La situazione, a questo punto, è ancora più difficile. Spero che le medaglie tricolori di Paolì e Carrer possano contribuire a smuovere la situazione: gli atleti e i tecnici lo meriterebbero”.

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