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Di corsa a petto nudo la mattina di Capodanno: in 120 sfidano il freddo

Grande successo per la "Petto nudo run" a San Stino di Livenza che, in occasione della sua quinta edizione, ha raggiunto un numero record di iscritti. Una corsa per veri temerari

Si sono dati appuntamento la mattina del 1 gennaio, poco dopo l'alba, e hanno corso a petto nudo un percorso lungo ben 6 chilometri e mezzo per una corsa podistica divenuta ormai una vera e propria tradizione di inizio anno.

La "Petto nudo run" organizzata dall'associazione San Giuseppe, da Alberto Meda, presidente del gruppo podistico Aggredire di Ceggia, e dall'amico Giuseppe Caldo di Chiarano, bandiera dell’Atletica Mottense, sta aumentando la sua fama anno dopo anno. Arrivata alla quinta edizione, la gara si è svolta nelle strade di San Stino di Livenza in provincia di Venezia e ha visto la partecipazione di ben 120 iscritti tra cui molti trevigiani e trevigiane (quest'ultime non a petto nudo ma coperte da un reggiseno sportivo). Lo spirito della corsa è quello di gareggiare a petto nudo per iniziare nel migliore dei modi il nuovo anno. Una sfida che in molti hanno accettato e superato brillantemente anche se tanti runner hanno preferito correre ben vestiti per evitare di congelarsi. Il percorso di gara ha attraversato le strade di Biverone e della vicina Torre di Mosto in un tracciato che molti hanno intrapreso come una sfida seria mentre in molti hanno preferito mantenersi sulla goliardia, stando ben attenti al rischio ipotermia. Al traguardo tutti infreddoliti e contenti. Il successo della "Petto nudo run" sembra destinato a non conoscere crisi.

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