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Mondiale Karate a Treviso ventitre anni dopo: da Franco Campanati a Francesco Ouattara

Presentato in città il programma dei Campionati Mondiali di Karate Shotokan, evento sportivo che si svolgerà al Palaverde di Villorba dal 22 al 24 settembre, e che avrà il suo avvio ideale domenica 17 con l’incontro “Corpo e Mente tra Oriente e Occidente” con protagonista lo psichiatra Vittorino Andreoli

TREVISO Ventitre anni dopo il Mondiale di Karate Shotokan è pronto a tornare a Treviso. A ricordarlo a Palazzo Rinaldi, in occasione della presentazione dell’evento che si terrà dal 22 al 24 settembre, il trevigiano Franco Campanati, protagonista, insieme all’allora maestro della nazionale Ofelio Michielan, di quella prima, storica edizione del Mondiale ospitato tra le mura di Marca. Oggi come allora, teatro dell’evento sarà il Palaverde di Villorba, ma prima della rassegna sportiva vera e propria, ad aprire idealmente la “settimana del karate” a Treviso sarà domenica 17 settembre il celebre psichiatra Vittorino Andreoli, protagonista dell’incontro dal titolo “Corpo e Mente tra Oriente e Occidente”, primo appuntamento del Festival filosofico “Pensare il Presente”, manifestazione gemellata proprio con il Campionato Mondiale di Karate Shotokan.

«Sarà il secondo mondiale ospitato dalla città di Treviso e da quel lontano 1994 ne abbiamo fatta di strada – afferma Ofelio Michielan in veste di assessore alla cura e al benessere urbano del Comune di Treviso – La partnership con “Pensare il presente” ci aiuta anche in questo, a osservare dalla prospettiva odierna cosa è stato quell’evento e cosa rappresenta oggi il karate per la nostra comunità. Qualcosa di più di uno sport, una disciplina di vita che lega a doppio filo la nostra civiltà a quella orientale e che in questi ventitre anni ha accompagnato il nostro percorso di crescita. Sarà un’occasione per porci, filosoficamente, delle domande su qual è la vera profondità di pensiero che anima questa disciplina: non ci sarà modo migliore per iniziare questa seconda, nuova avventura mondiale a Treviso, caricandola di un significato speciale».

Esattamente come nel 1994, società organizzatrice e anima dell’evento è ASD Ren Bu Kan, la squadra fondata quarantasei anni fa da Ofelio Michielan, che quest’anno ha arricchito le fila dei 38 atleti della selezione dell’Istituto Shotokan Italia con tre suoi karateka, Caterina Dozzo, Abouba Konè e Francesco Ouattara, quest’ultimo già vincitore di una medaglia d’argento nel kumite a squadre nei mondiali svoltisi in Polonia nel 2015. «Allora eravamo all’esordio, ma fu un’edizione straordinaria per partecipazione e livello tecnico, che portò Campanati ad un passo dall’oro, secondo classificato nel kumite a squadre – ricorda Michielan -  Quest’anno partiamo forti di quell’esperienza, sia dal punto di vista organizzativo, sia da quello prettamente sportivo, che vede Ren Bu Kan come la società che ha maggiormente contribuito a formare la squadra nazionale insieme alla milanese ASD Yama Karate (che porterà 4 atleti, ndr)».

Complessivamente al Palaverde saranno trenta le rappresentative nazionali, aderenti alla World Shotokan Karate Association, che si sfideranno nelle due discipline del karate, kumite e kata, sia individuale che a squadre, per un totale di circa mille atleti in gara suddivisi nelle categorie Youth (14-15 anni), Cadetti (karateka dai 16 ai 17 anni), Juniores (18-20 anni) e Seniores (over 21). In ognuna delle tre giornate, si svolgerà l’intero ciclo di gare di ciascuna delle categorie partecipanti, partendo dalle fasi eliminatorie, che si disputeranno contemporaneamente su cinque tatami allestiti sul parquet del Palaverde, fino alle finali. Venerdì 22 settembre, alle ore 13, toccherà ai Cadetti (karateka dai 16 ai 17 anni) aprire le danze del torneo; sabato 23 settembre, alle 9, sarà quindi il turno di Youth (14-15 anni) e Juniores (18-20 anni), mentre la chiusura della manifestazione, domenica 24 settembre, spetterà ai Seniores (over 21). Complessivamente sono 96 le medaglie in palio (oro, argento e bronzo), da suddividersi tra karateka maschi e femmine.

Per gli azzurri del karate, guidati dai maestri Silvio Campari (kumite) e Pasquale Acri (kata), l’opportunità di giocarsi in casa una competizione che statisticamente vede favorite le nazioni che hanno maggiore tradizione sportiva e che portano il maggior numero di atleti: quest’anno, in particolare, si presentano estremamente competitive, insieme all’Italia, Russia (38 karateka), Ungheria (31), Stati Uniti (33) e Repubblica Ceca (32). Nelle ultime tre edizioni dei campionati mondiali hanno brillato soprattutto Russia (42 medaglie), Stati Uniti (33) e Germania (18).

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