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Aspettando il 34° Rally della Marca: intervista al leader della classifica Stefano Albertini

Il leader attuale del Campionato Italiano Wrc si racconta e parla della terza gara stagionale attesa a Valdobbiadene dal 23 al 25 giugno prossimi

VALDOBBIADENE Gli occhi erano puntati su di lui e Stefano Albertini non ha tradito le aspettative. Pronti, via e il talento bresciano ha dimostrato ancora una volta quanta potenzialità inespressa abbia tra le mani e quanto di buono possa ancora offrire al motorsport nostrano. La Scuderia Mirabella Mille Miglia gli ha dato l'opportunità di riprendersi la scena e Albertini ha risposto con due convincenti successi nelle prime due gare del Campionato Italiano WRC. Ora, in vista del 34° Rally della Marca, terzo appuntamento stagionale, atteso a Valdobbiadene, dal 23 al 25 giugno, il leader attuale della classifica assoluta racconta la sua esperienza.

Dal kart al rally. Come nasce la passione per il rally?

“I Rally mi sono sempre piaciuti. Poi abito nella zona dove si corre il Rally1000Miglia e dalle mie parti c'è una tradizione straordinaria dove il rally è vissuto e sentito in modo particolare. Mi sono appassionato a tutto questo sin da quando ero piccolo e ho sempre preferito il rally alla pista in generale”

Crescita e ispirazione: chi ha avuto un ruolo fondamentale per la tua carriera?

“All’inizio della mia carriera nei rally ho avuto al mio fianco Andrea Dallavilla, che mi ha insegnato e aiutato molto, con le note e con tanti aspetti riguardanti l’approccio alla gara e la tecnica di guida. Per me è stato un aiuto molto importante avere dei consigli da un pilota con la sua esperienza e per questo lo ringrazio ancora oggi”

Quest'anno hai scelto il Campionato Italiano WRC. Perché?

“Quest'anno insieme alla Scuderia Mirabella Mille Miglia, che mi sta dando la possibilità di correre, abbiamo deciso di affrontare questo campionato perché ci sembrava la scelta migliore in base alle nostre possibilità. Si corre con le Wrc, macchine bellissime e molto spettacolari, poi c’è in palio un titolo italiano che non è cosa da poco. Infine direi un buon impegno a dare visibilità al campionato”

Come ha influito il terzo posto nella gara conclusiva del Rally di Como lo scorso anno?

“Direi che non ha influito più di tanto. L'anno scorso a Como abbiamo fatto una buona gara, ma non siamo riusciti ad esprimerci come avremmo voluto”

Stefano Albertini leader del CIWRC. Te lo aspettavi? Come stai vivendo questo avvio di stagione in discesa?

“Diciamo che ci speravo. Sicuramente siamo molto contenti di queste due gare vinte, ma siamo anche consapevoli che già al Marca non sarà facile portare a casa una vittoria. Dovremo confrontarci con equipaggi che conoscono bene la gara e che l’hanno già disputata con queste macchine diverse volte”

Un Rallye Elba dominato e un Rally 1000 Miglia combattuto fino alla fine. Ora tocca al Marca. Previsioni e impressioni sulla gara?

“Ho corso una sola volta al Rally della Marca, era il 2009 con la Renault Clio. La gara mi era piaciuta molto, quest'anno spero di prendere confidenza rapidamente con le strade e di adattarmi velocemente il primo giro di prove. Ci sarà da fare delle scelte giuste di gomme e stare attenti ai cambiamenti meteo che caratterizzano la gara”

Dal CIRally Junior 2014 sfuggito all'ultimo passando per una fase di transizione della tua carriera. Questo CIWRC 2017 può rappresentare una rivincita o un'opportunità per la tua definitiva consacrazione?

“Non ho mai cercato rivincite con nessuno. Chiaramente sono molto contento di com'è partito il campionato, ma consapevole che è ancora lungo e combattuto”

Parlando sempre di rally. Ti piacerebbe tornare sulla terra?

“Mi piacerebbe molto tornare a gareggiare sulla terra prima o poi. Mi ha sempre affascinato in maniera particolare e spero che un giorno ci sia di nuovo la possibilità di correrci.”

Alla tua destra Danilo Fappani, navigatore di grande esperienza. Raccontaci il vostro rapporto...

“Con Danilo c’è un ottimo rapporto. Quando hai in macchina un navigatore così esperto e professionale, per il pilota le cose sono più semplici. Abbiamo sensazioni molto simili, sia durante i test che in gara e questo aiuta a trovare il giusto feeling con la macchina e le gomme. Poi si è creato un rapporto di amicizia che va oltre le gare e ci vediamo e sentiamo spesso”

Uno sguardo al futuro...

“Per adesso non voglio guardare troppo avanti, ma concentrarmi solo sulla prossima gara da correre”

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